Mercato Juve: 4 motivi per cui il club punta su Conceicao

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È sempre più caldo l’asse Torino-Porto e per il ritorno del figlio d’arte alla Continassa è ormai questione di giorni

Adesso il suo ritorno a Torino sembra essere davvero questione di giorni, ma c’è stato un momento, tra le figuracce contro Atalanta e Fiorentina che hanno portato all’esonero di Thiago Motta e l’arrivo in panchina di Igor Tudor, in cui Francisco Conceiçao sembrava quasi un corpo estraneo alla Juventus. Il figlio d’arte, la scheggia sulla fascia che a volte si perde qualche dribbling di troppo, quello che a volte non rinuncia a forzare un contatto in area, ma anche quello del gol dell’1-0 all’Inter allo Stadium che ha regalato a Madama tre punti d’oro, quello dell’assist nel derby di andata e di nuovo contro l’Inter ma all’andata nello spettacolare 4-4 di San Siro. Il portoghese in un’annata di Juve ha vissuto più vite, un sali e scendi da montagne russe che comunque non l’ha scalfito. Accolto non senza scetticismo, è diventato fenomeno e poi elemento quasi di troppo, poi genietto dai guizzi che incantano e dopo ancora prestito a cui stringere la mano a fine anno per congedarlo perché guai a investire 30 milioni su di lui. Ma quel che conta, dopo tutto, è sempre il finale di una storia. Tudor ha visto qualcosa in lui e si è convinto a puntare su quel ragazzino, provato anche lui da una stagione meno felice di quanto ipotizzato in generale. Insomma, quella passata non si può archiviare solo come un’annata no di Chico e basta. 

cHICO E IGOR

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Il rapporto con Tudor è cambiato da Lazio-Juve. All’Olimpico Conceiçao ha giocato 41 minuti: entrato all’intervallo e sostituito all’87’. Scelta apparentemente strana. Il croato poi si è scusato con il portoghese (e con Adzic che invece è rimasto in campo per addirittura 10 minuti soltanto) e ha parlato a lungo con lui per spiegare le sue motivazioni senza demotivarlo dopo quella che poteva sembrare una bocciatura. Si sono capiti e la maturità che ha dimostrato Conceiçao in quel frangente non ha lasciato indifferente l’allenatore, che valuta i giocatori ma anche gli uomini. 

Perché LA JUVE CI PUNTA: 4 MOTIVI

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Ecco dunque che vedere i due a colloquio a bordocampo prima di una partita non è stata più una novità. Fitte chiacchierate per capire come agire in campo. E ora che Chico sta per tornare alla Juve il croato potrà ancora di più plasmare le qualità del suo esterno e valorizzarlo in una squadra con rinnovate ambizioni; i dialoghi col Porto proseguono e grazie alla mediazione di Mendes con un club già amico c’è un crescente ottimismo riguardo la possibilità di (ri)vedere il giocatore a disposizione di Tudor per il primo giorno di raduno alla Continassa, il 24. La Juve punta su di lui e il primo motivo risiede nei margini di crescita che società e allenatore hanno visto in lui (classe 2002 che compirà 23 anni a dicembre) e nel suo ruolo. Si è visto cosa può fare sulla fascia ma Igor lo immagina anche alle spalle della punta valorizzando il suo talento nell’uno contro uno e nel saltare l’uomo. Da qui è facile intuire il secondo (grande) motivo per cui Madama vuole riportarlo a Torino ed è la volontà di Tudor che lo ritiene un pezzo fondamentale della sua squadra della prossima stagione. Motivo numero 3: Conceicao è giovane, sì, ma ha già un anno di Juve sulle spalle, ha imparato a conoscere club e ambiente, oltre che il campionato italiano e gli avversari. E averlo fatto in una stagione complessa gli dà maggiore consapevolezza. Infine, il suo ritorno non chiude la porta all’eventualità Sancho, operazione che Madama porta avanti a fuoco lento e senza alcuna fretta. Per Chico invece è questione di poco, pochissimo tempo.

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