Ottima annata trascorsa in prestito al Lucerna per il centrocampista classe 2005, che ha attirato l’attenzione di Wolfsburg, Stoccarda e Bruges. Se arrivasse un’offerta da 10 milioni…
La notizia dell’addio di Stankovic all’Inter è di qualche giorno fa appena: dopo il prestito (pagato 500 mila euro), il Venezia ha deciso di riscattarlo versando nelle casse dell’Inter 1,5 milioni a cui si aggiungerà il 50% della futura rivendita. Ma di Filip, il portiere, non del fratello piccolo Aleksandar. Lui fa il centrocampista, ha tre anni in meno del numero uno (il primo è del 2002, il secondo classe 2005) e l’ultima stagione l’ha trascorsa in prestito in Svizzera, più precisamente al Lucerna. Una scelta azzeccatissima, perché Aleks ha sfruttato al massimo il primo anno vissuto interamente con i grandi e si è subito preso la scena: 38 partite, 3 gol, 2 assist e la sensazione che da lì a diventare giocatore vero, pronto, di livello anche per un calcio superiore rispetto a quello svizzero, manchi davvero poco.
dove può andare
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Ottime prestazioni e una continuità invidiabile hanno attirato su Stankovic jr l’attenzione di diversi club. Più precisamente, tre: Wolfsburg, Stoccarda e Bruges, tre squadre simili al Lucerna per identità di gioco e sul mercato. Dal canto suo, l’Inter attende e valuta. La prospettiva di vederlo crescere ancora in nerazzurro attira, soprattutto perché interista, conosciuto benissimo dalle parti di Appiano e pure tecnicamente di livello. Ma la dirigenza nerazzurra sul mercato ha da risolvere problemi più impellenti, come la situazione relativa a Calhanoglu, che curiosamente potrebbe fare da chioccia proprio ad Aleksander nella remota possibilità che entrambi rimangano all’Inter. La crescita di Stankovic è stata verticale, la valutazione si è impennata e l’Inter non fa sconti: 10 milioni. Se da una tra Wolfsburg, Stoccarda e Bruges dovesse arrivare una proposta vicina alla richiesta nerazzurra, diventa probabile l’addio all’Inter del secondo Stankovic nel giro di qualche settimana. E dopo papà Dejan, la dinastia si concluderebbe così.
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