Matteo Tramoni, dal brutto infortunio alla rinascita col Pisa di Inzaghi
October 18, 2024 | by allcalcio.it
Il ragazzo nato in Corsica si sta finalmente esprimendo ai livelli delle aspettative nei suoi confronti. Il centrocampista ha la qualità per prendersi la Serie A
Dall’arrivo di Mister Inzaghi sulla panchina del Pisa è impossibile non notare come i toscani si stiano ufficialmente affermando come una delle squadre più forti del campionato: al momento la classifica recita 19 punti realizzati in 8 giornate (considerando anche la vittoria a tavolino contro il Cittadella, arrivata dopo il ricorso del club toscano) e 17 gol fatti, vale a dire il miglior attacco della Serie B fino all’ottava giornata.
Nonostante tutta la squadra sia protagonista di un ottimo avvio di campionato, è tornata a brillare la stella di Matteo Tramoni, sempre più al centro della manovra offensiva del Pisa. Sono già 3 gol e 2 assist per il nativo della Corsica, anche se i numeri non bastano per dare conto dell’importanza del fantasista per la squadra di Filippo Inzaghi.
Eppure, ripensando solo a qualche mese fa, neanche lo stesso Matteo Tramoni si sarebbe potuto aspettare un inizio così brillante di campionato. Il giovane centrocampista, infatti, è stato vittima di un grave infortunio (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro) proprio all’esordio della stagione 2023/2024 contro la Sampdoria, quando aveva anche segnato un gol approfittando di un’indecisione di Filip Stanković.
Di lì in poi, l’inizio di un calvario durato 216 giorni per la riabilitazione da un infortunio che avrebbe potuto compromettere la sua carriera. Il rientro in campo è poi arrivato solo nell’Aprile successivo, precisamente il 1° Aprile 2024, in una partita cruciale per il Pisa dell’allora Mister Aquilani. Con la squadra nerazzurra sotto per 3-2, Tramoni viene chiamato per entrare in campo e tentare il tutto per tutto per ribaltare il risultato. In 12 minuti prima ha segnato il momentaneo pareggio con un gol da fuori area insaccatosi alla sinistra del portiere e poi, con un diagonale da dentro l’area, ha messo il punto definitivo sulla partita.
Un ritorno in grande stile dopo un lungo periodo di assenza dal rettangolo verde, un ritorno in campo che neanche lui avrebbe potuto immaginare così bello. Dopo la partita, Tramoni dirà: “Quando sono entrato ho visto che c’era la possibilità di riprendere la partita. Ho pensato soltanto a fare il mio dovere e a segnare. A fine partita mi sono commosso. Ho ripensato a questi sette mesi, che sono stati lunghissimi. Tornare così è stato davvero incredibile. Non riesco a spiegarlo a parole”.
Chi è Matteo Tramoni
Nei precedenti paragrafi si è scelto di raccontare una fase di carriera già avanzata del fantasista corso per mettere in evidenza che, nonostante la giovane età, Tramoni è dovuto ripartire da un punto non proprio agevole per la carriera di un calciatore. Un infortunio del genere, specialmente per un giovane in rampa di lancio, può essere un crocevia a cui si aggiunge il rischio di non mantenere il livello di aspettative riposte nello stesso giocatore.
Il viaggio di Matteo Tramoni inizia dalla Corsica, sua regione di nascita, dove muove i primi passi dietro ad un pallone nella scuola calcio più prestigiosa della regione: l’Ajaccio FC. Oltre ad aver militato per circa 10 anni nelle giovanili della squadra bianco rossa, con la prima squadra esordisce a soli 17 anni nel campionato di Ligue 2. Totalizzerà con la maglia della sua città 62 presenze e 5 gol, spesso giocando per il vertice del campionato cadetto francese.
Nel 2020 viene quindi acquistato dal Cagliari in coppia con il fratello minore, Lisandru, che verrà aggregato alla primavera della squadra sarda. Il maggiore dei due, dopo appena 6 presenze con la maglia rossoblù, viene quindi girato in prestito al Brescia.
Il rapporto con Mister Filippo Inzaghi
È in Lombardia che il suo talento inizia ad acquisire continuità sotto la guida di mister Filippo Inzaghi – proprio colui che sta facendo volare il Pisa – e proprio sotto la gestione dell’allenatore piacentino inizia a trovare la porta più frequentemente: 5 degli 8 gol realizzati (compresa una marcatura nei play-off) sono arrivati nell’era Inzaghi.
La sua esperienza con le Rondinelle dura un solo anno, prima di trasferirsi a titolo definitivo in Toscana per vestire la maglia nerazzurra del Pisa, anche qui ceduto in coppia con il fratello Lisandru, il quale non aveva ancora lasciato Cagliari. Qui, dopo la prima stagione in cui si impone come uno dei protagonisti della squadra e una seconda condizionata da un infortunio grave, ritrova Mister Filippo Inzaghi.
Tra l’ex attaccante del Milan e il giocatore dei toscani si conferma l’ottimo rapporto già costruito al Brescia e lo stesso giocatore del Pisa, conscio di dover riaffermare il suo valore dopo una stagione lontano dal campo, non ha nascosto l’emozione di riabbracciare un mister come Inzaghi in panchina. In particolare, Tramoni ha spesso parlato di quanto il nuovo allenatore del Pisa sappia trasmettere la mentalità del lavoro ai propri giocatori, fino addirittura ad arrivare a definirlo una “bestia” dal punto di vista mentale. Certamente una guida tecnica che può fare bene al giovane talento del Pisa, chiamato ad alzare l’asticella per dimostrare anche di valere la categoria superiore.
Le caratteristiche di Matteo Tramoni
Matteo Tramoni è senza ombra di dubbio uno dei giocatori più talentosi della categoria. Se ci fermassimo solo alla tecnica individuale, potremmo dire, senza timore di smentita, che potrebbe essere un giocatore già pronto per la Serie A. La sua capacità di galleggiare tra le linee avversarie e di aprire varchi tra le difese è elitaria, anche se certamente ci sono ancora margini di miglioramento.
La principale caratteristica che si nota quando Tramoni ha il controllo della palla è la lucidità nelle scelte. Basta prendere come esempio alcune azioni di questa stagione calcistica: come quando, in un Pisa-Brescia valido per un posto ai vertici della classifica della Serie B, riceve uno scarico quando si trova defilato a destra e, accentrandosi, pesca Stefano Moreo alle spalle dei difensori lombardi con uno scavetto pregevole.
Nonostante non sia dotato di un passo velocissimo, la superiorità tecnica gli consente di essere piuttosto avvantaggiato sui difensori avversari. Il controllo di palla magnetico e la capacità di calciare con facilità sono certamente due delle doti in cui spicca il giovane fantasista e che gli permettono di colmare alcune lacune in termini di forza e atletismo.
Certamente, si tratta di un leader tecnico di un Pisa che punta molto sull’intensità e che si affida ai propri giocatori di maggior talento per cercare il guizzo risolutivo della partita. In un calcio in cui ormai il talento sembra essere trascurato, Tramoni fa ancora parte di quella categoria di fantasisti capaci di tirare il coniglio fuori dal cilindro.
Peraltro, grazie alla società toscana, il giovane corso è entrato in possesso della cittadinanza italiana, rendendolo quindi appetibile per un’eventuale futura convocazione in nazionale. Starà a lui continuare su questi rendimenti per tentare il salto di categoria: le carte in regola ci sono tutte.
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