Il 17enne che ad agosto andrà al Real guida gli argentini contro i giapponesi dell’Urawa
Prima di andarsene, vuole lasciare il segno. Prima di trasferirsi al Real Madrid ha intenzione di ringraziare il club in cui è cresciuto alla sua maniera, mettendo in mostra quei piedi fatati che hanno stregato il mondo. Franco Mastantuono, ad agosto, quando compirà 18 anni, sbarcherà al Santiago Bernabeu, con la sfrontatezza del predestinato. I grandi palcoscenici lo esaltano, non gli fanno paura, come già dimostrato ad aprile al Monumental, quando una sua punizione al bacio ha mandato al tappeto il Boca Juniors nel Superclasico, facendo impazzire gli 80 mila in tribuna. Un sinistro all’incrocio che ha ricordato quello di Leo Messi, a cui Mastantuono ha sempre detto di ispirarsi.
Nerazzurri attenti
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Anche l’Inter studierà le mosse di questo fenomeno di precocità del River Plate, che stasera debutta nel Mondiale per Club contro i giapponesi dell’Urawa: i nerazzurri se lo troveranno di fronte nel terzo match della fase a gironi, sperando che giovedì 26 in palio ci sia solo il primo posto. Perché i Millonarios sono la rivale più forte dell’Inter nella prima fase, sia per palmares (38 campionati e 4 Libertadores) sia per qualità della rosa. La stella di Mastantuono brilla di luce propria, l’operazione che lo ha portato al Real è stata di 63,2 milioni complessivi (di cui 45 sono andati al River che aveva fissato la clausola) con i madrileni che hanno bruciato una concorrenza planetaria. Il talento argentino (che ha anche cittadinanza italiana) di solito agisce da trequartista, ma può anche partire da destra, per poi accentrarsi e inventare con il suo sinistro da favola. Che gli ha permesso di diventare un fenomeno di precocità, lui che da bambino era una promessa del tennis. Mastantuono è diventato il più giovane ad aver giocato una partita con l’Argentina a 17 anni e 296 giorni, il terzo più giovane ad aver debuttato con il River dopo Omar Rossi e Mateo Musacchio, il più giovane ad aver siglato un gol coi Millonarios in una partita ufficiale e il più giovane ad aver segnato in un Superclasico contro il Boca Juniors. Il resto lo ha fatto Marcelo Gallardo, il tecnico ritornato al River, che lo ha valorizzato al meglio.
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Qualità
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Stasera Mastantuono comincerà il suo ultimo ballo con la maglia del River: al Lumen Field di Seattle, casa dei Seahawks (Nfl) e dei Seattle Sounders (Mls), di fronte ci saranno i giapponesi dell’Urawa che sulla carta sono inferiori. Perché il River non è solo Mastantuono. Ma presenta anche nostre vecchie conoscenze come Martinez Quarta, German Pezzella e Facundo Colidio, che ha un passato (vincente) nella Primavera dell’Inter tra il 2017 e il 2019. In rosa, anche altri volti noti come il portiere Franco Armani, campione del mondo 2022 da riserva, il mediano Enzo Perez, la punta Miguel Borja, un altro giocatore rispetto a quello visto a Livorno nel 2013, il fantasista Lanzini, e Gonzalo Montiel, che ha segnato il rigore decisivo contro la Francia nel Mondiale in Qatar. Insomma, l’Inter deve tenere le antenne ben dritte.
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