L’ex Inter e il momento a Teheran: “Vedere una situazione così mi rattrista molto, sento quotidianamente quelli dello staff che sono rimasti lì”
Antonio Manicone da calciatore ha giocato nel Foggia di Zeman, ma anche nell’Inter dove ha vinto una Coppa Uefa e ha pure vestito l’azzurro con Arrigo Sacchi. A carriera conclusa, ha intrapreso quella da allenatore partendo dalle giovanili nerazzurre per poi proseguire come vice di Petkovic alla Lazio e successivamente vice del ct della Nazionale svizzera e del Bordeaux. Attualmente, è il vice del ct dell’Iran Amir Ghalenoei. E a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha parlato proprio della situazione di grande tensione che sta vivendo questo Paese.
le sue parole
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“Sono riuscito a tornare a casa un giorno prima delle bombe – ha detto -. Sto bene, sento quotidianamente gli amici dello staff tecnico, massaggiatori e magazzinieri, che sono là. Un grande pensiero è rivolto a loro”. E poi: “Prima di venire via, non c’era alcun sentore che potesse avvenire una cosa del genere – prosegue Manicone – gli iraniani sono molto socievoli, amano la compagnia. È davvero un grosso dispiacere: conosco tante persone con famiglie, bambini. Vedere una situazione così mi rattrista molto, spero che nel breve termine tutte le parti si accordino per un cessate il fuoco. Quando sento gli amici dello staff, provo a parlare di calcio con loro, di organizzazione di amichevoli o stage. Vogliamo pensare che questa situazione possa risolversi in tempi brevi”. E sull’attaccante dell’Inter Taremi, Manicone rassicura: “Sta bene”.
calcio unisce
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L’ex nerazzurro ha raccontato su com’è nata l’avventura in Iran. “Mi hanno chiamato dopo l’esperienza a Bordeaux. Ho lavorato sette anni con la nazionale svizzera, con due Europei e un Mondiale. Dopo Bordeaux, mi ha chiamato il direttore generale della nazionale iraniana. Volevano aumentare il loro livello di calcio. Abbiamo trovato un’intesa prima per la Coppa d’Asia, dove siamo arrivati in semifinale, e poi ci siamo accordati per continuare fino al Mondiale 2026. Adesso mi hanno dato un ulteriore mandato da direttore tecnico della nazionale olimpica, in vista delle qualificazioni a settembre della Coppa d’Asia Under 23”, ha detto Manicone. “Il calcio è un veicolo che unisce i popoli e la gente. È bello far parte del mondo del calcio perché vedi mondi nuovi e devi cercare di parlare di cose positive come il calcio giocato. Anche in Iran la Fifa sta facendo tanto per cercare di portare il calcio a livello europeo”, ha dichiarato l’ex Inter.
azzurro
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Manicone ha parlato anche di azzurro. “Se la Nazionale maggiore avrà lo stesso spirito mostrato ieri dall’Under 21, secondo me non avrà problemi a qualificarsi. Quella di ieri è stata una partita da eroi, giocando tutti i supplementari in nove contro undici e prendendo il gol a tre minuti dalla fine, quando si intravedono già i rigori. Un grande gruppo, come me lo aspetto ora dalla Nazionale maggiore. Spero con tutto il cuore che l’Italia si qualifichi a marzo. Noi siamo già qualificati a marzo con due partite d’anticipo”, ha detto.
chivu
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Infine , ecco il suo commento sull’Inter di Chivu. “Un grosso in bocca al lupo a Chivu. Lo conosco, è un grande professionista. Devo dire che ha la fortuna di avere due dirigenti come Marotta e Ausilio che lo possono aiutare in questo percorso. Non sarà facile all’inizio, perché in molti faranno paragoni con Inzaghi”, ha concluso.
La Gazzetta dello Sport
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