Terza giornata del campionato di serie A 2024/25 con i nostri immancabili top e flop con un pizzico di cattiveria e ironia
Tutto e il contrario di tutto. A cominciare dall’Udinese in vetta al campionato. Dopo 4 giornate è un po’ come il Chievo di Delneri la squadra dei friulani allenata da uno a cui non gli si dava un centesimo che sarebbe arrivato a Natale ed invece per ora guarda tutti dall’alto al basso. Il Napoli archiviato il “caposotto” di Verona ha preso ad andare come un treno mentre Inter e Juve vanno a corrente alternata. Si rivede il Milan, resta a passo d’uomo la Roma di De Rossi che proprio non spicca il volo mentre ringraziamo Atalanta e Fiorentina per lo show.
E allora allacciate le cinture e gustatevi per questa estate che volge al termine i nostri attesissimi top e flop della quarta giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo siamo solo agli inizi…
Top e Flop della quarta giornata di serie A
- Vazquez TOP 7: è lui il vincitore settimanale della rubrica “all’improvviso uno sconosciuto”. Ferma la Juventus con le sue mani, quel poco di Juve che arriva dalle sue parti. Una paratona su Vlahovic e una su Koopmeiners. E i dubbi su sto portiere colombiano arrivato dal nulla si sono dissolti con un colpo di spugna, anzi di guanto.
- Douglas Luiz FLOP 5: ancora oggetto misterioso del mercato bianconero, ha un rapporto qualità-prezzo del suo costo-rendimento a livelli di inflazione del 1929. Il tempo, senza padre, è dalla sua parte.
- Lookman TOP 8: rinsavito e reintegrato dopo le sirene parigine che forse si era inventato solo lui o quasi. Ribalta la Fiorentina e torna uomo della Provvidenza per la Dea.
- Joronen FLOP 4: come i gol presi dal Milan, vede San Siro e va nel pallone, quando si riprende nella sua porta ci sono 4 tiri avversari, appunto come il voto che si merita.
- Nico Paz TOP 7: Fabregas gli chiede un po’ di luce per il Como, lui si traveste da elettricista e illumina tutto il Lago omonimo.
- De Winter TOP 7,5: la persona giusta nel momento giusto, sale quando le speranze sono perse e diventa l’uomo della speranza genoana di pareggiare con la Roma. E lui pareggia.
- Nicolussi Caviglia FLOP 4: in un mondo al contrario il cartellino rosso che si becca sarebbe la ciliegina sul una torta che però nella realtà è amara, amarissima.
- Casale FLOP 5: una seconda chance non si nega a nessuno specie se la prima, al debutto col Bologna, è stata un incubo. Pronti-via e si butta la palla in porta. Non è il massimo come biglietto da visita eh.
- Illing Junior TOP 7: tra un po’ non lo voleva manco la madre. Troppo giovane per la Juve, troppo inesperto per l’Aston Villa. Sbarca a Bologna e si presenta con un gol pesante come la sua voglia di farsi valere.
- Pavard FLOP 5: sovrastato da Dani Mota resta coi piedi piantati nel terreno sul primo gol del Monza.
Top flop Allenatori: Thiago Motta stecca, Fonseca prende fiato
- FLOP THIAGO MOTTA – un tiro e mezzo nella porta dell’Empoli sono decisamente troppo poco. Al di là di inutili e fuori luogo confronti coi fantasmi del passato (almeno troppo prematuri) dopo l’inizio scoppiettante con Como e Verona sembra quasi che ci sia stato una specie di rigetto dell’operazione Motta sul modus operandi della Vecchia Signora.
- TOP FONSECA – non ce ne voglia Runjaic che è in testa da solo quindi è sicuramente al top dei top concedeteci di un applauso, almeno uno al “condannato” prima del tempo allenatore del Milan che si prende la sua piccola rivincita sulle critiche, sugli insulti e sui rumors di esonero. In attesa di confermarsi sia chiaro.
Supertop quarta giornata: Lukaku devastante!
Arriva e segna col Parma, poi un gol e 2 assist a Cagliari. Insomma ecco uno che sposta gli equilibri non foss’altro per conformazione fisica. Conte lo ha voluto, preteso, aspettato. Ed ora Big Rom ripaga Napoli e il Napoli col suo apporto che sembra cucito per il gioco del suo tecnico e per il suo gemello del gol Kvara. E ora sì che si sogna…
Superflop quarta giornata: Vlahovic e Lautaro, polveri bagnate
Avrebbero dovuto spaccare la porta ed invece si sono ritrovati con le pive nel sacco o peggio con i colpi in canna. Dusan Vlahovic e Lautaro Martinez sono la faccia della stessa medaglia di chi fa fatica a fare gol. E se il serbo della Juve due reti le ha fatte a Verona resta il fatto che troppe volte divora gol che sembra fatti proprio come a Empoli apparendo non sempre tranquillo. Crisi vera invece per l’argentino che forse, dopo una stagione lunga e intensa chiusa a estate inoltrata in Coppa America ha ancora bisogno di ricarburare. Intanto però sono 4 le giornate senza gol…iniziano a essere troppe.
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