La volontà dell’attaccante decisiva per intavolare una trattativa con l’Atalanta. Si parla di uno stipendio a salire fino a 5 milioni
Tra Ademola Lookman e l’Inter sono cuoricini. Solo cuoricini. Il feeling, istintivo, è nato lungo le strade tortuose del mercato: a un certo punto, la voglia di fuggire da Bergamo del nigeriano ha incrociato la ricerca interista di una punta di gamba e dribbling. L’intesa si è gonfiata, giorno dopo giorno, man mano che Ademola si prometteva ai nerazzurri e, contemporaneamente, da Milano gli promettevano centralità nella squadra di Chivu. Così, con il lavorìo dei suoi agenti piuttosto esuberanti, si è arrivati a limare il possibile contratto futuro dell’attaccante, ora fermo 15-20 giorni per un guaio al polpaccio: cinque anni, almeno quattro milioni e mezzo di stipendio di partenza a salire fino a cinque, tutto addomesticato grazie al Decreto Crescita. Accordo totale fino alle sfumature, confermato dagli ennesimi contatti telefonici di ieri. Insomma, sembrerebbe una strada già asfaltata, se solo non ci fosse l’esigente terza parte in commedia: l’Atalanta vende da sempre al proprio prezzo e non è 40 milioni, come offerto dall’Inter. Pazienza, poi, se a Bergamo si sentono ripetere dal 27enne Ademola che lui rifiuterà qualsiasi destinazione che non sia Milano, Madrid (sponda Atletico) compresa.
l’accordo
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Questo è un caso diverso dal Koopmeiners juventino di una stagione fa, nessuno vuole un altro stillicidio: allora la Dea non intendeva cedere l’olandese, stavolta è rassegnata all’idea di perdere il nigeriano. Inutile legarlo alla sedia come nel 2024, quando Ademola si rifiutò di allenarsi per giorni mentre sognava il Psg: stavolta fermerà la propria indole turbolenta, non andrà allo scontro, ma continuerà a ribadire ai Percassi la sua preferenza interista. Per un po’ dovrà comunque fare terapie a Zingonia visto che ieri ha conosciuto l’esito degli esami al polpaccio, dopo che mercoledì aveva sentito un dolorino: piccola lesione di primo grado al gemello, recupero previsto in 2-3 settimane, che potrebbero essere pure meno se i muscoli di Lookman reagiranno bene. Non c’è stato un comunicato ufficiale atalantino anche perché è il momento di tenere i toni bassi ma, in ogni caso, non sarà un infortunio così a condizionare la trattativa tra due club arroccati su fronti opposti. L’Atalanta non ostacolerà l’uscita del nigeriano, ma ha comunicato all’Inter che serve uno sforzo oltre quota 40: la richiesta di ricevere in cambio l’incedibile Pio Esposito è da derubricare solo a provocazione tra le prime schermaglie. Al contrario, il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio hanno fatto sapere che la loro proposta non è migliorabile. Questa è la foto del momento, ma lo scenario può cambiare con la giusta pazienza: all’Inter l’ottimismo si respira a pieni polmoni grazie al patto di ferro tra attaccante e club. Lo stesso Ausilio, ieri a Sky, ha svelato il piano senza mordersi la lingua: “Abbiamo comunicato le nostre aspettative a un club amico come l’Atalanta: Lookman ci piace tanto, abbiamo una preferenza per lui. Ora dovremo cercare di trovare un accordo, ma niente trattative infinite”.
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si stringe
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Tanta chiarezza, anche nelle parole pubbliche della società, perché all’Inter serve proprio un giocatore con queste virtù: non un’alternativa alla ThuLa, ma uno che possa associarsi a entrambi. Su questa base, Ademola stava già da inizio mercato dentro a una lista allargata di nomi per l’attacco. In principio, però, c’era convinzione comune che l’Atalanta avrebbe fatto un prezzo esagerato. Il pensiero è cambiato quando gli agenti di Ademola, nel loro giro delle sette chiese in Europa, hanno fatto conoscere lo stato dell’arte: sono spuntati margini per un assalto compatibile al budget nerazzurro. A stupire i dirigenti è stata, soprattutto, la voglia del nigeriano di trasferirsi all’Inter, ancora prima di aver verificato quanto l’Inter pensasse a lui: feeling, appunto. Ovviamente, sono servite riunioni prima di lanciarsi sulla preda: in teoria, l’Inter americana non sarebbe intenzionata a spendere somme simili per giocatori non giovanissimi, e per questo poco rivendibili, ma si è deciso che Lookman fa storia a sé. Il nigeriano è talmente strategico e funzionale alla voglia di nuovo scudetto da giustificare una mossa: è ardita, solo in apparenza. Insomma, ad Appiano lo aspettano già per curargli il polpaccio.
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