Lookman all’Inter? Lui dice no alla Premier

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Il bomber si allena da solo in Portogallo e non apre a soluzioni inglesi: i nerazzurri pronti all’assalto finale 

Dal nostro inviato Filippo Conticello

Sotto al cielo di Ademola Lookman c’è la solita confusione somma, con una certezza che svetta tra le nubi: la voglia di Inter del nigeriano è alta, come gli edifici monegaschi che ieri circondavano la squadra di Chivu. Era, sì, impegnata nella prima amichevole vera della stagione contro il Monaco ma, di fronte a un affare così grande e complesso, il verde del campo sfuoca un pochino: tutti continuano a guardare oltre e a vedere se e quanto si avvicinano davvero le treccine del nigeriano.

fedeltà

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Lui, l’attaccante scelto per la rivoluzione del nuovo tecnico romeno, vuole solo e soltanto il nerazzurro, quello di Milano, ed è questo il punto fermo della partita. Tra allenamenti segreti per restare in forma lontanissimo da Zingonia, furia bergamasca per la fuga estera non autorizzata, senza neanche lo straccio di un certificato, e tentativi di trovare acquirenti nell’opulenta Inghilterra, Lookman è infatti rimasto mani e piedi nella sua posizione oltranzista: ancora ieri non si è mosso di un millimetro e non lo farà nemmeno nei prossimi giorni che si preannunciano piuttosto tesi. Non c’è margine per aprire ad altre squadre, anche alle più prestigiose di Premier a cui è stato offerto nelle ultime ore, perché lui nel 2025-26 si vede accanto a Thuram e Lautaro: è il tridente immaginato per dare l’assalto al campionato, rispondere alla nuova centralità napoletana dell’ex Conte e, magari, continuare a spingersi al massimo pure in Champions.

insanabile

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La storia di questa rottura che pare insanabile è nota: la presunta promessa fatta dall’Atalanta di cederlo in questa sessione, rivendicata dal variegato staff di Ademola e mai confermata dalla Dea, per cui sarebbe stata valida solo per l’estero. Le posizioni si sono perfino irrigidite: l’Atalanta ora è pronta a multarlo sul serio, come da prassi in questi casi, mentre il nigeriano, secondo alcune fonti in Portogallo, non ha alcuna intenzione di rimettere piede a Zingonia, costi quel che costi. Raccontano che stia comunque faticando da solo per mantenere la forma e non perdere pezzi di preparazione. A metà del guado, c’è l’Inter, che attende come Penelope, anche se ovviamente non lo farà in eterno: ha presentato un paio di offerte ufficiali con cifre che sono tatticamente salite un po’ alla volta, e ne ha in bozze una terza. Toccherà 45 milioni di parte fissa che con bonus arriverebbe agevolmente alla fatidica soglia 50, ma prima di premere invio attende solo un segnale di disponibilità da parte della Dea. Serve un prezzo, ancora mai indicato formalmente e sarebbe anche il via libera a una trattativa italiana. Il segnale che non ci sia alcuna preclusione per la vendita a un’altra squadra di Serie A

l’attesa

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Dopo aver perso inaspettatamente il capocannoniere Mateo Retegui per una montagna di milioni, addirittura 68, l’Atalanta non ha però alcuna voglia di consegnare il proprio miglior giocatore a una diretta concorrente come i nerazzurri, anche per questo sta verificando ogni bagliore di interesse in altri campionati. Negli ultimi giorni ci si è concentrati su uno in particolare, il più ricco di tutti: nelle cancellerie di Premier il nome di Lookman è tornato a risentirsi ed è stato offerto a diversi club di fascia alta. Uno come l’Arsenal sta proprio cercando un giocatore offensivo con caratteristiche simili, esterno che può rompere la linea anche in posizione centrale, e il fatto che stia trattando un 27enne come Eberechi Eze del Crystal Palace dimostra che la squadra di Arteta sia disponibile ad aprire le porte anche a talenti non di primo pelo: l’inglese ha appena un anno in meno di Lookman. In ogni caso, nessuna offerta è arrivata in sede all’Atalanta in questa prima fase di perlustrazione e i prossimi giorni, magari, potrebbero portare a qualche interessamento più concreto, come sperato legittimamente a Bergamo. Dall’intorno di Ademola, però, la seduzione del ritorno in Premier non attecchisce minimamente: tra Everton, Fulham e Leicester, mai il nigeriano in passato si è avvicinato ai livelli poi visti in Serie A.

la parola data

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Ma a pesare ancora di più è la parola data all’Inter, con cui l’accordo è blindato come in caveau: c’è quinquennale da 4,5 milioni a salire soltanto da depositare. Il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio, uniti comunque da antica amicizia dalla famiglia Percassi, vogliono regalare la più ricca ciliegina a Chivu, ma sanno anche che muoversi troppo in questo momento delicato sarebbe controproducente. Prima di virare con decisione verso altri lidi (nel mentre si lavora su obiettivi alternativi, su tutti un altro inglese come Jadon Sancho in uscita dello United), aspetteranno un’altra settimana che il cielo di Ademola si faccia un po’ più sereno.



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