L’Inter con la maglia gialla in finale di Champions: scelta dei calciatori

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Sabato contro il Psg la squadra di Inzaghi giocherà con la terza maglia, un inedito per l’ultimo atto. Ma c’è una spiegazione

Marco Fallisi

Giornalista

Sarà una finale mai vista, e non solo perché la grande sfida di sabato a Monaco sarà anche il primo incontro ufficiale tra Inter e Psg. Sarà un inedito perché un’Inter in giallo, in una finale di Champions/Coppa dei Campioni, è una novità assoluta. Per la settima finale della sua storia, infatti, Lautaro e compagni indosseranno un abito insolito: non la classica maglia a strisce nere e azzurre — non sarebbe stato possibile, visto che “in casa” giocano i francesi che indosseranno la prima maglia, blu con striscia bianca e rossa al centro — e nemmeno la seconda casacca bianca, ma la terza maglia. Gialla con dettagli neri, ispirata al design all’architettura di Milano e agli artisti della città che sono andati controcorrente.

il precedente

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Ecco, controcorrente, rispetto alla tradizione, ci è andata anche l’Inter: mai i nerazzurri avevano optato per una terza maglia in una finale. Un’eccezione ci sarebbe, la divisa a strisce orizzontali nere e grigie con cui Ronaldo alzò al cielo la Coppa Uefa 1997-98 dopo il 3-0 alla Lazio in finale al Parco dei Principi (casa del… Psg avversario sabato sera), ma tecnicamente quella era la prima maglia per la coppa: l’Inter la utilizzò per tutte le partite in casa in quella edizione del torneo.

due su due

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A scegliere il giallo per la notte dell’Allianz Arena sono stati i giocatori. Questione di gusti, certo, e magari anche di scaramanzia: l’unica sconfitta in questa Champions è arrivata con la maglia bianca addosso, alla BayArena di Leverkusen il 10 dicembre scorso. In giallo, invece, due vittorie su due: il 22 gennaio a Praga in casa dello Sparta (1-0 firmato Lautaro) e il 5 marzo a Rotterdam, nell’andata degli ottavi contro il Feyenoord (2-0 confezionato da Thuram e dal solito Lautaro). Ai due successi di Champions con la terza maglia se ne sommano altri cinque in campionato (il bilancio si completa con un pareggio e una sconfitta). Yann Sommer, tra i pali, si vestirà di arancione: con quel colore, a San Siro, lo svizzero ha sfoggiato parate miracolose nel 4-3 al Barcellona che ha spalancato all’Inter le porte della finale.

dal prater a mou

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E le altre finali? Il nerazzurro domina, con risultati alterni: la prima Coppa dei Campioni della Grande Inter nel 1964, 3-1 al Real Madrid di Puskas e Di Stefano al Prater di Vienna, e l’ultima Champions, quella del Triplete 2010 con la doppietta di Milito al Bayern; ma anche le sconfitte contro Celtic nel ‘67, Ajax nel ‘72 e Manchester City, due anni fa a Istanbul. In bianco, invece, l’Inter ha giocato una sola finale di Champions/Coppa dei Campioni su 7, vincendola: 1-0 al Benfica a San Siro, gol di Jair. I nostalgici (e magari anche i più scaramantici) avrebbero forse preferito un bis per Monaco. Ma vuoi mettere sfrecciare in maglia gialla sotto il naso dei francesi?



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