Lewis Hamilton e Luka Modric, 40 anni diversi. La sveglia di Garlando

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Nella Formula 1 non c’è alternativa alla velocità, come scala le marce in campo il croato invece…

Bernie Ecclestone, santone della Formula 1, l’ha toccata piano: “Lewis Hamilton dovrebbe ritirarsi ora”. Il pilota inglese, 7 volte campione del mondo, finora ha deluso le alte attese dei ferraristi: mai una pole, mai un podio. Problemi di adattamento alla Rossa, ma non solo. Spietato anche l’ex pilota Anthony Davidson: “Hamilton è troppo vecchio per la F.1 di oggi”. L’ex iridato Damon Hill: “Più si invecchia, più è difficile guidare”. Il problema, quindi, non sarebbe nel motore, ma nella clessidra: troppa sabbia in basso. Hamilton ha 40 anni. Luka Modric li compirà il 9 settembre. Uno spinto fuori pista, l’altro accolto come un re. Ma abitano mondi diversi. Un calo minimo dei riflessi, fisiologico con l’età, ricasca inesorabilmente sui tempi di reazione e sulla prestazione di un pilota. In F.1 non c’è alternativa alla velocità. 

Nel calcio invece rallentare è un’arte e come scala le marce il croato lo fanno in pochi. Nel calcio conta la velocità della palla. Un lancio preciso arriverà sempre prima del più veloce dei Yamal. Per questo, nel calcio s’invecchia in campo. Ibra, a 40 anni, ha vinto uno scudetto da protagonista. E Dino Zoff? Gli davano del bollito e del non vedente già in Argentina, nel ’78. Nell’82, a 40 anni, inchiodò quel pallone brasiliano sulla linea ed entrò, epico, nel francobollo celebrativo di Guttuso con la Coppa del Mondo tra le mani. Nell’83, Dinone saltava atleticamente una staccionata nello spot di una marca d’olio che recitava: 40 anni e non sentirli. Hamilton li sente. La cantante Annalisa, che li ha appena compiuti, molto meno. Sinceramente. 

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