l’errore da non ripetere nel 2026. Infantino e il rapporto con Trump nel mirino

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La Fifa è già sotto accusa dopo i primi giorni della competizione: gli stadi sono mezzi vuoti, biglietti troppo cari e le campagne antirazzismo sono finite nel cassetto. Cosa sta succedendo

“L’ambiente era un po’ strano”: così Enzo Maresca ha commentato dopo la gara tra il suo Chelsea e il Los Angeles Football Club. Il riferimento dell’allenatore italiano era dovuto al pubblico della Mercedes-Benz Arena, stadio che ha ospitato il match e che si è presentato mezzo vuoto. E non è una novità fino a questo momento visto che da quanto arriva dalla Fifa solo poco più della metà dei biglietti per il Mondiale per club è stato venduto.

Stadi pieni a metà nei primi giorni

I primi giorni di questo nuovo evento creato dalla Fifa non sono stati un successo dal punto di vista del pubblico, nei match disputati fino a questo momento gli stadi ospitanti non hanno raggiunto neanche la metà della propria capacità e non ci sono stati i “tutto esaurito”. Infantino era sicuro dei sold-out lo scorso aprile ma le cose non sono andate come sperato dal presidente della Fifa.

L’errore da non ripetere

Ci sono alcune spiegazioni sulla mancanza di pubblico nel corso del Mondiale per club. E forse è ancora presto per parlare di flop o di successo. La media degli spettatori presenti nelle prime 12 partite disputate è stata di circa 36mila che non è u numero terribile. Certo distante dagli oltre 50mila della Coppa del Mondo del 2022 e degli Europei 2024. Il primo errore commesso è stato quello di puntare sugli stadi che di solito ospitano partite della NFL e che dunque hanno una capacità molto grande. Lo staff americano della Fifa aveva sconsigliato questa scelta, sostenendo che le partite avrebbero avuto uno “scenario” migliore se giocate negli impianti che di solito occupano le squadre della Major League.

Inoltre anche la politica dei prezzi dei biglietti applicati ha scoraggiato tanti tifosi: per un torneo al suo debutto la Fifa infatti ha deciso per dei prezzi molto altri, forse tra i più alti della storia. Tanti tifosi, soprattutto non americani, sono stato scoraggiati dalla decisione di intraprendere un viaggio e pagare un biglietto così caro, pur di fronte alla volontà di vedere all’opera alcuni dei migliori giocatori al mondo.

Il clima negli USA e la politica di Trump

Il Mondiale per club arriva in un momento anche molto particolare della vita politica e sociale degli Stati Uniti. L’amministrazione Trump sta spingendo da tempo la sua battaglia contro l’immigrazione illegale creando situazione di forte stress in alcune comunità. E anche la Fifa, seppur in maniera tacita, sembra aver deciso di fare un piccolo passo indietro rispetto ad alcune scelte del passato. Il sito The Athletic ha lanciato un attacco molto diretto all’organizzazione mondiale del calcio sostenendo che la Fifa non ha usato la piattaforma del Mondiale per club per continuare le sue campagne contro il razzismo e per combattere la discriminazione.

Secondo quanto riportato dal magazine, la Fifa aveva sviluppato una serie di materiali video e non solo proprio in vista del torneo americano per continuare le sue battaglie sociali ma fino a questo momento questo materiale è rimasto nel cassetto. E molti pensano che sia stata proprio la vicinanza tra Trump e il presidente Infantino a consigliare alla Fifa un passo indietro.

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