Leao cambia il Milan: assist a Lecce. Non può andare in panchina

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A Lecce Rafa entra all’intervallo e crea 4 occasioni da gol nella rimonta del Milan, compresa quella del 3-2 di Pulisic. In stagione è già arrivato a 10 gol e 9 assist, ma il messaggio migliore è la sua esultanza

Luca Bianchin

Giornalista

Le verità banali a volte vanno ribadite: Rafa Leao non è un giocatore come gli altri. Fa innervosire, a volte è indisponente ma è speciale per talento. A Lecce Conceiçao lo ha tenuto seduto per 45 minuti e all’intervallo ha fatto la cosa logica: ha mandato in campo il giocatore più decisivo del Milan. Leao ha risposto creando da sinistra. Minuto 55: palla per Musah. Minuto 68: cross basso per il gol di Joao Felix (autogol di Gallo, in realtà). Minuto 80: tiro in porta, parato da Falcone. Minuto 81: assist per il gol di Pulisic. Basta?

quattro volte dalla panchina

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L’assist per il 3-2 di Pulisic è la giocata migliore perché la traiettoria è da grande architetto. La difesa del Lecce è schierata e Leao punta Guilbert, si sposta la palla col destro e crossa con il giro: un servizio in camera per Pulisic, troppo bravo per non farsi trovare. Facili le similitudini con le partite contro Empoli e Verona: anche allora Rafa era entrato a inizio secondo tempo e aveva deciso, a Empoli con un gol, col Verona con un assist per Gimenez. Contro la Lazio, tutto condensato in due minuti: ingresso al 70’, gol al 72’ e caso cooling break a seguire. Ricordi lontani, ma il pensiero torna: Leao ha imparato a essere super-sub, un giocatore decisivo dalla panchina. Una volta, con Pioli, giocava sempre e, quando stava fuori, si perdeva.

leao e il milan

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Leao, tanto per cambiare, ha parlato a fine partita: ormai, è una voce costante della squadra. Ha detto questo: “Una vittoria importante, questo momento è molto difficile per noi. Siamo un gruppo molto unito e l’abbiamo dimostrato. Io sono entrato con la voglia di aiutare, ci siamo riusciti e siamo contenti. Ci abbiamo creduto tutti insieme e alla fine si vince la partita perché abbiamo messo tutto”. Tra tutte le immagini, guardate l’esultanza al 3-2. Rafa vede il gol, si ferma un attimo, poi festeggia rabbioso, dando due pugni nell’aria. Una prova del nervosismo? La dimostrazione che tiene a questa squadra? Probabilmente entrambe.

10 gol e 9 assist

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Il Milan sorride, anche se non tutto ovviamente è risolto. La stagione è folle, lontanissima da come dovrebbe essere, e Leao fino a prova contraria resta un talento incostante. La calcolatrice però dice che in stagione è già arrivato a 10 gol e 9 assist, a un passo dalla doppia doppia con due mesi e mezzo di calcio da giocare. In stagione è il primo milanista per occasioni create, il secondo per passaggi chiave, il terzo per tiri e partecipazione ai gol. Poteva andare peggio… Non solo, l’assist di ieri è il 50esimo nella sua vita milanista: unico giocatore con 50 gol e 50 assist dal 2020-21.  Leao non sarà mai perfetto ma forse sta imparando a non darsi scuse: anche se l’allenatore lo lascia in panchina, anche se qualche tifoso pensa sia il problema principale del Milan, Rafa entra, gioca e fa segnare i compagni. Lo fa da quando giocava nel parcheggio del Carrefour di Almada, una lattina come pallone e il solito, inconfondibile, sorriso sulle labbra.



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