«Le critiche non mi disturbano. Mi caricano, ci convivo da anni»

Questa volta Zlatan Ibrahimovic non fa battute, come è nel suo stile. Niente «gattini», niente «leoni», ma soprattutto niente «boss» con persone che lavorano per lui. Il momento dei rossoneri è davvero delicato e nessuno se lo sarebbe mai immaginato così già a fine settembre, alla quinta giornata. E il derby sicuramente non aiuta, essendo l’Inter una squadra nettamente avanti rispetto ai rossoneri.

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«Non c’è niente che mi ha dato fastidio, le critiche fanno parte del lavoro e delle responsabilità. Si parla del mio ruolo, ma non importa. Mi interessa solo il Milan. Poi non posso fare sempre battute, non tutti le capiscono. Devo stare attento», ha detto Zlatan ai microfoni di Dazn. «Si lavora, è impegnativo e mi piace. Non mi interessano le cose contro di me, ho convissuto con le critiche quando ero un giocatore. Non è un one show man come avevo detto. Le critiche mi caricano e mi danno gas per fare di più». Ibrahimovic ha parlato anche del futuro di Fonseca, che appare in bilico. Ci sono già i nomi dei suoi possibili successori: Maurizio Sarri, Edin Terzic e Igor Tudor: «Assolutamente no. Dobbiamo focalizzarci sulla partita. Non ci sono altre cose in mente». Infine, un pensiero per il figlio Maximilian, oggi 18 anni e protagonista nel derby Primavera vinto dal Milan contro l’Inter (non accadeva dal gennaio 2018): «Sono orgoglioso di lui, lo supporto come padre».