La rivelazione shock di Nicolò Fagioli, tra confessioni in Procura e prima reazione di disgusto sui social: cosa è successo dopo il patteggiamento
All’indomani del patteggiamento in sede di giustizia sportiva, seguito dalla squalifica imposta dalla Procura Federale, Nicolò Fagioli ha deciso di uscire allo scoperto, pubblicando due importanti Instagram Stories, parallelamente alle prime indiscrezioni del suo colloquio con il Procuratore Chiné. Il giocatore della Juve ha tirato in ballo Tonali nel corso della conversazione, tra debiti e soldi chiesti a calciatori come Dragusin e Gatti, fino ad arrivare alle scommesse sulle partite di Serie A, ma non sulla Juventus.
Le confessioni di Fagioli: prestiti da Gatti e Dragusin
Nicolò Fagioli ha detto tutto, liberandosi di un peso enorme e decidendo di ripartire da zero. Squalifica acquisita e nuova vita, in attesa del ritorno all’attività sportiva. Dai verbali della Procura, però, emergerebbero particolari significativi e pesanti rivelazioni del centrocampista della Juventus.
A Federico Gatti, compagno di squadra alla Juventus e difensore della nazionale italiana, “chiesi 40mila euro, ma dicendogli che mi servivano per comprare un orologio”, si legge nei testi riportati sull’edizione odierna del Fatto Quotidiano. Fagioli ha persino confermato di avere i conti correnti controllati dalla madre, ma deve ancora restituire soldi anche all’ex bianconero Radu Dragusin, centrale difensivo del Genoa, cresciuto nella Juve. “Mi prestò 40mila euro nell’ottobre 2022 e ancora devo restituirli”, avrebbe ammesso il classe 2001 in Procura.
Il prestito, in ambo i casi, “mi fu accreditato tramite bonifico alla gioielleria di Milano (…) dove acquistavo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, a volte passavano i titolari delle piattaforme a ritirarli presso la gioielleria”. Gatti e Dragusin restano attualmente estranei all’indagine.
Fagioli ha poi fatto chiarezza anche sulla posizione della Juventus.
Dovevo rinnovare il contratto – riporta Repubblica – e temevo che una notizia del genere potesse impedirlo.
I debiti di Fagioli: a quanto ammontano
Come ampiamente emerso dai racconti della sua adolescenza, Fagioli risulterebbe anche nei verbali un profilo solitario, introverso, che non ha vissuto bene il trasferimento a Torino all’età di 15 anni, senza nemmeno andare oltre la licenza media. Poi, sono arrivati i debiti di gioco, che ammontano a circa 3 milioni di euro.
Circa 110mila euro con le betar.bet e specialebet.bet, – si legge – circa 1,5 milioni con la piattaforma illegale bullbet23.com, circa 1,3 milioni con altra piattaforma illegale (…), circa 17mila euro con una agenzia legale (…) in provincia di Pordenone e circa 31mila euro con un banco illegale (…) swissbet in provincia di Como. Pensavo di giocare solo per recuperare il debito, ha detto Fagioli alla Procura della FIGC.
Uno scenario devastante, che non ha demolito soltanto il conto corrente di Fagioli, ma anche lo stato d’animo del ragazzo.
Il periodo più brutto è stato fra marzo e aprile 2023. In Sassuolo-Juve ho commesso un errore tecnico e sono stato sostituito. All’uscita ho pianto per i debiti. A settembre 2022 erano 250 mila euro, poi erano arrivati a 2,7 milioni.
Fagioli, le accuse a Tonali
Nel corso dell’interrogatorio, Fagioli si sarebbe aperto completamente, collaborando e mettendosi a piena disposizione. C’è anche Sandro Tonali nei suoi discorsi, come riportato dai verbali apparsi sulle pagine del Fatto Quotidiano.
Fu Tonali che mi suggerì di giocare sul sito illegale Icebet… Fu Tonali stesso a farmi registrare tramite un account al sito (…) Non sono in grado di riferire se scommetteva su eventi calcistici (…) in ambiente ho sentito dire che aveva molti debiti di gioco.
Puntate anche su partite di Serie A del recente passato, come Torino-Milan del 30 ottobre 2022, ma non sulle squadre in cui militava. Non su Cremonese e Juventus, per esempio.
Puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan, persi perché finì due a uno per il Torino.
La risposta social di Nicolò Fagioli: “Presto parlerò”
La prima reazione di Nicolò Fagioli arriva sui social, tramite le sue Instagram Stories, diventate virali nel giro di pochi minuti. Rabbia, amarezza e un mix di sentimenti sviluppati in questi giorni complicati, che lo hanno visto più di una volta in prima pagina. Le scuse ai tifosi della Juventus e del mondo del calcio, poi il dietrofront e l’attacco ai media.
Pensavo di partire chiedendo scusa non solo ai tifosi bianconeri, ma a tutti i tifosi del mondo del calcio e dello sport per l‘errore ingenuo che ho fatto. Invece no, sono obbligato a partire con lo schifo che scrivono su di me i giornali, persone, solo per mettermi in cattiva luce con mille falsità… O forse meglio, solo per conquistare due visualizzazioni in più. Presto parlerò.
Di Fagioli ha parlato anche ieri Fabrizio Corona nel suo intervento a Rai3
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