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Le 5 verità di Napoli-Inter 0-3: nerazzurri superiori a tutti, i campani abdicano dal discorso scudetto

December 4, 2023 | by allcalcio.it

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Napoli-Inter, match valido per la 14a giornata di questa Serie A, é terminato 0-3 al Maradona. Decisive le reti di Calhanoglu, Barella e Thuram. L’analisi del match – in cinque punti distinti – loda le qualitá nerazzurre, dal centrocampo a Sommer. La formazione di Inzaghi é la vera favorita per il titolo. Il Napoli abdica e deve risolvere alcuni problemi delicati.

1) Inter forte, completa e superiore: non pare aver vere rivali per lo Scudetto

Lo 0-3 del Maradona certifica un’opinione risaputa: l’Inter é la squadra piú forte e completa della Serie A 23/24 e rimane la principale favorita per il Tricolore. I nerazzurri – pur privi di colonne difensive come Pavard, Bastoni e De Vrij (uscito dopo un quarto d’ora) – hanno fatto sfogare il Napoli e poi hanno colpito nei momenti ideali, dimostrando una superioritá complessiva abbastanza evidente nell’arco dei 90 minuti. Certo, le parate di Sommer e la traversa di Politano hanno aiutato la squadra di Inzaghi, che dá comunque la sensazione di avere risorse di cui altre formazioni non dispongono. Rosa lunga, livello tecnico medio elevato, due attaccanti da big e la consapevolezza forse mancata nelle ultime due stagioni. La strada tracciata pare proprio quella giusta.

2) Il Napoli non é piú in corsa per il titolo bis

Possiamo giá parlare di auto-esclusione precoce. Un’abdicazione a tutti gli effetti. L’Inter vola a +11 sui campioni d’Italia in carica, ora raggiunti al quarto posto anche dalla Roma. Un solco giá troppo ampio per sperare in rimonte epiche. Considerando poi la situazione dei campani, che hanno cambiato l’allenatore, dovranno rinunciare ad Anguissa e Osimhen a gennaio, e che non sembrano piú palesare le autonomie brillanti dello scorso campionato. Gli Azzurri dovranno lottare per il quarto posto, facendo del loro meglio per non rimanere esclusi dalla zona Champions. Insomma, é tempo di cambiare obiettivi e di acquisire coscienza dei propri limiti.

3) Sommer decisivo, che impatto con il mondo nerazzurro

Tre grandi parate, una delle quali veramente di altissimo spessore su Kvaratskhelia. Yann Sommer si conferma affidabile, sicuro e pronto: un altro acquisto perfetto della coppia Marotta-Ausilio. Nono clean sheets in 14 giornate, in cui si é giá conquistato la fiducia dei compagni e dell’allenatore. Una persona riservata e schiva, che preferisce far parlare i fatti. L’ex Bayern Monaco al Maradona ha definitivamente allontanato gli scetticismi e ha legittimato il pressing estivo dell’Inter per portarlo a Milano. Ottimo portiere.

4) Osimhen ha bisogno di tempo, il terzino sinistro resta un problema

L’attacco del Napoli ha faticato ad impensiere l’Inter e tra tutti ovviamente spicca la prestazione non sufficiente di Victor Osimhen, ancora in chiaro ritardo di condizione. Il nigeriano tornava titolare in campionato dopo due mesi e non é riuscito ad uscire dalla morsa di Acerbi, che lo ha disinnescato col passare dei minuti. Il numero 9 dei campani ha bisogno di tempo per ritornare in forza e il Napoli ha bisogno di lui per rialzarsi subito. Piú complicata la questione riguardante il terzino sinistro: con i ko di Mario Rui e Oliveira, c’é un vuoto evidente da quel lato. Juan Jesus e Natan (prova negativa contro l’Inter) non sembrano avere le caratteristiche per supplire all’assenza di un laterale di ruolo. Un bel cruccio per Mazzarri.

5) La qualitá dei centrocampisti (nerazzurri) fanno la differenza

A Napoli i primi due marcatori sono stati Calhanoglu (al suo sesto centro in campionato) e Barella (alla prima gioia in questa Serie A). Non ha segnato Mkhitaryan, che comunque si é confermato all’altezza. Il reparto che fa davvero la differenza nell’Inter resta il centrocampo, che puó vantare anche di ricambi di lusso come Frattesi, Klaassen e Asllani. In mezzo la squadra nerazzurra costruisce e cementifica le proprie vittorie, trova le soluzioni per sbloccare le partite, ha la costante capacitá di gestire ritmi e vantaggi. Giocatori maturi e completi, centrocampisti di alto profilo anche a livello internazionale. Un vero motivo di vanto.

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