Il terzino sta lavorando duramente per migliorare sul piano tattico. Così per Sarri potrà diventare un pilastro
Nuovo Tavares per il Sarri bis. Segnali decisamente confortanti nel percorso per adeguare le qualità del terzino portoghese alle esigenze del tecnico in chiave difensiva. Uno dei rebus nella tormentata estate della Lazio è stato legato proprio all’inserimento di Tavares nei meccanismi tattici del Comandante. Non era un mistero la richiesta di Sarri per un altro terzino sinistro: Emerson Palmieri, suo allievo ai tempi del Chelsea e ora al West Ham, il preferito. Il blocco del mercato biancoceleste in chiave acquisti ha ribaltato scenari e progetti. Con la necessità di far affidamento sulle risorse interne. Una situazione che però si è subito trasformata in opportunità sui vari fronti. “Nuno Tavares è l’unica incognita della difesa che troverò. È forte ma anarchico, se riusciamo a inquadrarlo diventa fortissimo”, le parole del tecnico a metà giugno. Il 25enne portoghese a maggio era stato riscattato dalla Lazio per cinque milioni di euro dall’Arsenal che ha mantenuto il 40% sulla rivendita. Per Tavares si erano affacciati dall’Arabia, specificamente dall’Al Hilal, senza però avviare alcuna trattativa. Poi, senza la possibilità di rinforzi, la Lazio ha messo il veto alle cessioni. E Tavares ha colto un’occasione per potersi completare sul piano tattico. Una sorta di sfida per proporsi da pilastro nel nuovo corso biancoceleste.
Esigenze
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Con Baroni godeva di un’ampia libertà per avviare le incursioni che hanno innescato ben 9 assist (8 in campionato, tutti nella fase iniziale), ma hanno anche lasciato spesso spazi aperti in copertura. Per Sarri la difesa agisce nei sincronismi del reparto. Così Tavares sin dal primo giorno del ritiro di Formello ha recepito la consegna di dover diventare più difensore. O comunque di saper bilanciare le sue scorribande in avanti con nuovi compiti in copertura. Un mix che può dare una svolta al valore del giocatore anche in funzione internazionale. Tavares si è subito applicato per eseguire le richieste di Sarri. Una disponibilità che è stata particolarmente apprezzata dal tecnico. E nelle amichevoli si notano crescenti progressi. Il cammino è ancora aperto, ma i segnali sono carichi di ottimismo. Inevitabili gli alti e bassi dei primi test. Comprensibili le difficoltà nel gestire la posizione in campo con le nuove consegne. Ma è scattata ormai una fiducia reciproca tra tecnico e giocatore sul buon esito del progetto. Nel rapporto non sono entrati veli del passato. Tavares poteva arrivare nella Lazio di Sarri già prima. Era stato proposto al Comandante dal ds Igli Tare. Ma tutto si arenò dinanzi alle perplessità del tecnico su una certa fragilità atletica del terzino. Problemi che sono affiorati anche nella scorsa stagione con i sette stop di carattere muscolare che lo hanno penalizzato molto. Ma senza impegni di Coppe internazionali ora potrà essere meno complicato gestire le forze di Tavares.
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Maglia di Ciro
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Quel può diventare “fortissimo” ora è diventato un piano da realizzare per Sarri. E Tavares, definito “Nuno Express” quando con Baroni era l’uomo in più, ora vuole un posto da protagonista anche nel Sarri bis. Ha cambiato numero di maglia. Via quella numero 30, per prendere la 17. Che per 8 anni è stata di Ciro Immobile, il re del gol nella storia della Lazio. Una scelta che può sembrare impegnativa, ma probabilmente è stata collegata pure alla voglia di scardinare quel tabù del gol che aleggia sulle sue trenta presenze con la Lazio.
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