Lazio, Lotito: “Adesivi? Li avessero fatti i laziali sarebbe successo un cataclisma”

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Le parole del patron biancoceleste nel corso dell’evento per i 125 anni della S.S. Lazio presso la Sala Tatarella alla Camera dei Deputati


Edoardo Benedetti Redattore 

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Va in scena presso la Sala Tatarella della Camera dei deputati la celebrazione per i 125 anni della S.S. Lazio, evento organizzato dal Lazio club Montecitorio. Tante le personalità presenti alla cerimonia, tra calciatori biancocelesti del passato e del presente, tra cui l’ex difensore biancoceleste Paolo Negro. Oltre a loro, c’è anche il presidente della Polisportiva Antonio Buccioni oltre, ovviamente, al presidente della sezione Calcio nonché patron biancoceleste Claudio Lotito.

È stato infatti lo stesso Presidente Lotito, nel corso dell’incontro andato in scena in questi minuti, a commentare questa speciale ricorrenza già celebrata lo scorso 9 gennaio. Un traguardo speciale per la Lazio tutta, omaggiato anche dai presenti all’evento. Tra i calciatori della squadra di Baroni erano inoltre presenti Gustav Isaksen e Nicolò Rovella, tra i più rappresentativi del nuovo corso del collettivo capitolino.

Tanti i temi affrontati da Lotito nel corso del suo intervento: dal pareggio contro il Napoli per 2-2 fino al progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio, passando per il comportamento che contraddistingue i calciatori biancocelesti nel rapporto con la squadra arbitrale fino all’orrendo adesivo antisemita comparso ieri nel settore ospiti dello stadio Tardini di Parma nel corso del match tra Parma Roma.

Queste le parole del Presidente Claudio Lotito“Grazie di ospitarci. Mi fa piacere notare che i colori laziali uniscono, sono inclusivi. Vedo molti rappresentanti di vari schieramenti politici. Dico questo perché non ci appassiona solo la passione, ma sentimenti autentici. Un modo di essere, di vivere, un aspetto valoriale che i calciatori cercano sempre di mettere in campo. Loro sanno che noi puntiamo su risultati che devono essere frutto del merito.

Loro lo meritano, anzi. Ogni tanto gli tolgono anche cose che gli spetterebbero. Nella partita di ieri, che è stata particolare, avremmo meritato un risultato diverso. Hanno stra-dominato, poi è arrivata quella carambola in favore del Napoli. Noi siamo qui per diffondere questo credo, questo orgoglio nella appartenenza. Un aspetto valoriale che ha determinato scelte importanti, perché un mio predecessore fece gli orti di guerra per sfamarsi.

Ieri l’arbitro Massa mi ha detto: ‘Devo prendere atto del fatto che la sua squadra non si fa rimproverare nei comportamenti”. Noi siamo troppo persone per bene, vogliamo esserlo per distinguerci. Vogliamo vincere per merito, non perché qualcuno dall’alto vuole obbligare alla vittoria. Ieri è apparso uno striscione a Parma, un fatto che mi dispiace rimarcare.

Se l’avessero fatto i laziali sarebbe successo un cataclisma. Quando io ho ereditato questa società veniva sempre additata come ‘antisemita’ e ‘razzista’. Oggi la Lazio ha tre cose che la contraddistinguono: un Presidente, che è il capo-Gruppo della commissione Segre, un consigliere che è il Presidente della Fondazione Shoah, e un consigliere, il Professor Gambino, nella commissione contro razzismo e odio in Europa per l’Italia.

Tutto ci possono dire meno che siamo ‘antisemiti’ o che. Parliamo con i fatti, vogliamo farlo con i risultati in campo. Talvolta sento dagli spalti che si ribellano, sono troppo persone per bene che cercano di sopraffarci. Vogliamo creare una formazione tale che sia da laziale. Dobbiamo allenare il fisico, la mente ma soprattutto lo spirito. Stiamo costruendo l’Academy, non ‘stiamo per’ o ‘costruiremo’.

Speriamo di edificare entro fine febbraio. Prevederà altri sette campi da calcio, uno studentato, una scuola, chiaramente un albergo. Ma soprattutto la Chiesa, perché vogliamo che i nostri ragazzi, all’insegna dei valori dello Sport, abbiano questi valori. In base a questi sono convinto che porteremo a casa il risultato. Tutti parlano di risultati raggiunti dai miei predecessori.

Noi abbiamo portato una società forte, che oggi combatte sul campo. A luglio venivo attaccato da tutti sull’allenatore, sulla scelta dell’allenatore. Sorrido perché ricordo le battute che feci: ‘I Ricci sono buoni per gli spaghetti. Ho preso Rovella che vale cento volte Ricci’. Ma non solo dal punto di vista tecnico e sportivo, anche come qualità della persona. E non parliamo di Isaksen, l’ho soprannominato ‘Il Salmone’. Vedrete che il salmone vi darà grandi soddisfazioni. 

Bisogna combattere, noi siamo combattenti ma mai reduci. Lo faremo fino alla fine per ottenere il massimo risultato, ce lo meritiamo e ci sono le condizioni per raggiungerlo. Sta a voi credici, il nostro motto è ‘Non mollare mai’. L’avete visto anche sabato, se fosse durata cinque minuti in più la partita avrebbe avuto un altro risvolto. Conte alla fine non vedeva l’ora finisse la partita.

Noi siamo qui per rimarcare di avere l’orgoglio dell’appartenenza, di essere laziali con un certo stile di vita. Al di là dei colori. Soprattutto un modo di fare Calcio in modo diverso. Spero di raggiungere il traguardo di costruire lo Stadio, ho trovato un’amministrazione comunale molto disponibile. Il Sindaco, nonostante sia romanista, si è compiaciuto per il progetto presentato dalla Lazio. Noi cerchiamo di fare le cose serie, per i cittadini e la Città.

Il falconiere non incarnava più i nostri valori. Quelli del rispetto dell’essere umano, della formazione. Perché il Calcio deve essere didascalico e moralizzatore. Che formazione, che esempio poteva dare il falconiere nelle scuole. Come padre di una grande famiglia, attivato una clausola nel contratto per la violazione del codice etico ed ho rescisso il contratto. Vedremo chi poi porterà il simbolo dell’aquila.

Capisco di aver privato i bambini di emozionarsi, ma le riporteremo presto sul campo. Il tema che voglio trasmettere a voi è: ‘Non disperatevi’. Ci siamo e ci saremo, combatteremo fino alla fine per trasformare questa forza, la nostra, del credere e del combattere, di assimilare i nostri valori anche attraverso punizioni esemplari”.

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