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L’Atalanta celebra Miranchuk su X, Malinovskyi accusa: “Contribuente del terrorismo”

March 23, 2024 | by allcalcio.it

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L’ucraino oggi al Genoa ha commentato il post del suo ex club, poi rimosso, allegando foto della guerra in Ucraina e lanciando pesanti accuse all’ex compagno di squadra

Il soffio della guerra in Ucraina non risparmia nemmeno la serie A, anzi: un post su X dell’Atalanta del 21 marzo ha scatenato le ire dell’ex Ruslan Malinovskyi, ucraino attualmente al Genoa.

Atalanta, Malinovskyi accusa

Malinovskyi non l’ha toccata piano, come si direbbe oggi: il giocatore infatti non ha lesinato critiche al suo ex cub, “colpevole” di aver celebrato la rete di Alexei Miranchuk con la maglia della Nazionale russa. Direi che l’ucraino non ha gradito il post social sull’ex compagno di squadra sarebbe ben più di un eufemismo: il classe 1993 ha risposto al post, poi rimosso dal club orobico dopo poco più di un’ora, quasi un giorno dopo con foto di città bombardate, immagini di guerra. “Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni”, ha scritto, aggiungendo anche un’emoji del cilindro, la stessa utilizzata dall’Atalanta nel suo post celebrativo.

Malinovskyi contro Miranchuk

Poi ha aggiunto altre foto con le didascalie: “Non ti ricorda niente? Forse Kharkiv? Champions League? M?”, ha proseguito: evidente il riferimento alla gara decisiva nel girone di Champions League del 2019 vinta dalla Dea contro lo Shakhtar. Malinovskyi a Bergamo ha trascorso tre anni, città con la quale mantiene profondi ricordi, come del resto la moglie Roksana. Inoltre, dallo scoppio del conflitto russo-ucraino Malinovskyi è stato uno dei calciatori ucraini più attivi sui suoi canali social dove non ha mai esitato ad esprimere liberamente le sue opinioni a riguardo, sempre in difesa della popolazione ucraina.

L’abbraccio tra Malinovskyi e Miranchuk

E dire che, pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina, ovvero il 28 febbraio 2022, i due compagni si erano abbracciati in campo, dopo un gol del russo nel 4-1 contro la Sampdoria. Un’immagine che aveva fatto il giro del mondo, perché era un potente messaggio di pace. Due anni dopo, le cose stanno andando come nessuno avrebbe sperato.





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