La stellina del Barça all’andata contro l’Inter ha giocato più di cento palle, come un mediano. Cruijff diceva “Uscite e divertitevi”, Inzaghi si adeguerà con “Uscite e copritevi bene”…
Non si è ancora depositata la polvere di magia di Lamine Yamal. Galleggia nell’aria, ci è rimasta negli occhi: un gol, due traverse. A Barcellona, Inzaghi provò a ingabbiarlo e nella ripresa aggiunse altre sbarre, ma servivano i ghostbusters. Lamine, le sbarre, le attraversa. Come Garrincha, sapevi che faceva quella finta lì, ma la faceva lo stesso. San Siro lo aspetta, come nel ’63 aspettava il giovane Pelé e spera che ci sia un Trapattoni capace di fermarlo. Nell’attesa, cerchiamo di rosso un dato: all’andata Yamal ha giocato 101 palloni. Secondo solo a De Jong che di mestiere fa circolare la palla. Un esterno offensivo, in genere, vive di lampi e di strappi, specie se virtuoso. Lascia ai mediani il pane duro della continuità.
uscite e divertitevi
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Pensate alle frequenti strigliate di Capello a Leao: “Pigro, incompiuto, discontinuo”. Contro l’Inter (Coppa Italia), Rafa giocò 45 palloni; contro l’Inter (Champions), Lamine più del doppio: 101. Un buon insegnamento ai giovani: il talento non è un lasciapassare, un’esenzione dalla fatica. È un dono da spendere per la squadra. Lamine chiama la palla, la pretende e la gioca senza pause. Non per stakanovismo, ma perché gli circola nel sangue l’invito di Johan Cruijff che sta alla base dell’epopea catalana: “Salid y disfrutad”, “Uscite e divertitevi”. L’invito di Inzaghi è più simile a quello delle mamme invernali: “Uscite e copritevi bene”. Un bambino che si diverte in cortile odia le pause. Per questo, Yamal tocca 100 palloni. Per fermarlo, stasera non servirà aumentare le sbarre, ma limitargli i rifornimenti. Senza giocattolo, un bambino si rattrista.
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