Una Roma ‘spuntata’ eppure prima in classifica con la parola ‘Scudetto’ che per ora Gasperini confina a un sogno dei tifosi. Intanto la vetta, fino a questo momento, è da condividere con l’Inter, perché entrambe oggi sono a 24 punti dopo 11 giornate, ma frutto comunque della nuova gestione giallorossa.
Da una parte Gian Piero Gasperini, dall’altra Claudio Ranieri. Il primo lavora in campo, l’altro ormai dietro la scrivania, ma il risultato per ora è di una squadra in crescita nonostante alcuni limiti strutturali. E qui si vede, a detta di tanti addetti ai lavori, la mano del tecnico: miglior difesa del campionato (eredità raccolta dalla vecchia Roma), tanti marcatori differenti da inizio stagione e un’identità di gioco che pian piano sta diventando sempre più a immagine e somiglia del suo allenatore.
Il secondo gol all’Udinese, quello di Celik, ne è la dimostrazione, con una manovra che coinvolge, da sinistra verso destra, cinque giocatori fino alla realizzazione dell’esterno turco. Un lavoro, quello di Gasperini, che fin qui sta sopperendo alla grande mancanza di questo avvio di stagione: i gol del reparto offensivo. Perché in campionato le reti sono appena dodici, un dato in controtendenza con la storia dell’allenatore, ma viziato anche da uno start di campionato dove gli infortuni non sono mancati. Pronti via, infatti, si fanno male Dybala e Bailey, oggi di nuovo fermi per altri problemi muscolari.
Ma a loro si aggiungono anche le assenze di Ferguson per una distorsione alla caviglia e da stamattina quella di Dovbyk per una lesione del tendine del retto femorale sinistro. Un guaio che lo terrà fuori almeno un mese e costringerà Gasperini alla ripresa a trovare delle alternative perché l’unico ‘centravanti’ in rosa resta Soulé. Fino a questo momento, però, la squadra ha sopperito alle mancanze dei suoi attaccanti perché i 12 gol fatti in campionato sono arrivati da 8 marcatori differenti (Wesley, Cristante, Hermoso, Celik, Pellegrini, Soulé, Dovbyk e Dybala). Diventano dieci se si aggiungono Ndicka e Mancini in gol in Europa League. Numeri che fanno sognare i tifosi che da un paio di partite a questa parte accompagnano le vittorie giallorosse con il coro “vinceremo il tricolore”. “Giusto sognare”, la risposta di Gasperini il cui arduo compito è quello di tenere accesa la passione senza far venire le vertigini alla sua squadra.
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