La Liga esplora nuove strade: telecamere e microfoni ovunque (ma Ancelotti ha già detto no) – La Gazzetta dello Sport
September 7, 2023 | by allcalcio.it
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Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @ filippomricci
Alla continua ricerca di novità che possano attrarre più pubblico, e soprattutto più pubblico giovane, la Liga per il campionato spagnolo che è appena partito ha pensato a una serie di iniziative audiovisuali che hanno incontrato una risposta decisamente poco univoca.
Ecco il pacchetto: telecamere negli spogliatoi prima dell’inizio della gara. Interviste flash in campo ai giocatori alla fine del primo tempo e all’inizio del secondo. Microfono vicino all’allenatore che parla durante il cooling break, un po’ come nel basket per il timeout, interviste congiunte ai due allenatori.
Per trovare il sì dei 20 club della massima divisione spagnola la Liga ha offerto alle società una fetta (di entità sconosciuta) di 130 milioni di euro di diritti televisivi: chi più collabora più guadagna. Presi per la gola gli impoveriti club spagnoli hanno aderito in massa: alla riunione nella quale si è votato sulla proposta la Liga ha strappato 17 sì, due astensioni e un solo no. Provate a indovinare da parte di chi? Il Real Madrid. Che nella prima giornata non ha nemmeno mandato un giocatore alla flash.
Nella prima giornata si è visto l’Athletic Bilbao che prima di entrare in campo a San Mames contro il Madrid recitava il Padre Nostro, video che ha creato un grande impatto diventando rapidamente virale. Unai Simon, il portiere della nazionale, dopo la partita si è lamentato, criticando la diffusione di un momento intimo che ha violato la sacralità dello spogliatoio.
E la stessa parola, ‘sacro’, ha usato Carlo Ancelotti motivando il no del Madrid: “Per me avere una telecamera nello spogliatoio prima di una partita non ha senso”. Il commento più caustico, e a suo modo azzeccato, è arrivato dal ‘Vasco’ Aguirre, stagionato tecnico messicano del Maiorca: “Prima il nostro modello era la Premier League, ora sembra che sia la Kings League. Il denaro non può comprare tutto”.
Detto questo, vedere due allenatori che chiacchierano o addirittura si intervistano a vicenda prima di una partita è senz’altro interessante, così come alcune analisi a caldo dei giocatori. Probabilmente si tratta solo di trovare il punto d’incontro. E poi chiaro, vedremo cosa succederà con la tensione alle stelle del finale di stagione.
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