Il dato all’inizio del ciclo Motta (e la sfortuna di Thiago) e l’attenta preparazione atletica di quest’anno che ha imposto rigidi protocolli vista anche la partecipazione al Mondiale per Club fino a inizio luglio
Di questi tempi, esattamente un anno fa, la Juventus aveva visto infortunarsi otto calciatori della propria rosa dalla fine della precedente stagione. Da Milik a Nico Gonzalez. Quest’anno il dato dice altro e l’incidenza degli infortuni sulla rosa bianconera si è dimezzata.
l’anno scorso
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Il confronto parte dai numeri, compresi quelli legati al numero di giorni trascorsi ai box. Nel dettaglio, un anno fa fino a metà settembre si erano fermati per motivi e in contesti diversi Milik, Miretti, Adzic, Weah, Thuram, Danilo, Conceiçao e Nico Gonzalez. Il primo, il polacco, si è infortunato in nazionale, durante l’amichevole con l’Ucraina il 7 giugno e da allora non è più tornato. Miretti il 28 luglio ha riportato una frattura composta del terzo cuneiforme del piede destro: 28 giorni fuori ma poi allora, diversamente da quest’anno, il mercato l’ha portato lontano da Torino. Il 5 agosto è stato il turno di Adzic: lesione di basso grado del retto femorale della coscia destra e un mese out. Il 19 agosto si sono fermati in due: Thuram e Weah. La partita incriminata è la prima della stagione (Juve-Como) e la diagnosi è identica: lesione del bicipite femorale, cambia solo la gamba, sinistra per il francese e destra per lo statunitense. Stop di oltre 20 giorni per entrambi. Il 24 agosto, trauma contusivo al tallone sinistro per Danilo: niente di grave, acciacco smaltito rapidamente mentre iniziava a consumarsi il suo lungo addio alla Juve (e non per motivi fisici). E poi arriviamo a settembre, quando a fermarsi sono stati Conceiçao e Nico Gonzalez: il primo a causa di una lesione dei muscoli peronieri è rimasto ai box per oltre 20 giorni e ha saltato 3 partite, il secondo invece con l’Argentina ha riportato un trauma contusivo al tallone, infortunio che ha preceduto di un mese un problema muscolare che l’ha tenuto lontano dal campo per 13 partite in totale (tra Serie A e Champions League).
quest’anno
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Oggi nella lista infortunati compaiono i lungodegenti Milik e Cabal più Miretti e un Conceiçao da valutare. Tolti i primi due (fermi da ben prima dell’inizio della preparazione estiva), dal post stagione scorsa a oggi si sono fermati in quattro: Perin, Savona (lesione alla caviglia sinistra durante il Mondiale per club dopo uno scontro con Haaland), Miretti (lesione muscolare di basso grado del muscolo semitendinoso della coscia destra riportata durante l’amichevole con la Next Gen lo scorso 14 agosto) e ora Conceiçao che ha lasciato il ritiro del Portogallo per un fastidio muscolare. Togliendo Savona che ha lasciato la Juve a fine mercato, Perin e Miretti sono sulla via del ritorno – probabilmente prima il secondo portiere e poi il centrocampista, atteso dopo l’Inter – e per il portoghese, come detto, va appurata l’entità di questa noia fisica per capire se il rientro alla base prima del previsto sia stata una mossa più precauzionale che altro. Chico è uno dei calciatori che ha giocato di più, tenendo conto del Mondiale statunitense e delle amichevoli. Ed è proprio questa intensità di partite e un calendario fitto che ha portato Tudor e il suo staff a gestire al centimetro e al secondo la preparazione estiva. Lavoro atletico al mattino, palla e partitelle al pomeriggio nella prima fase con doppie sedute, poi dal ritiro in Germania l’impegno in campo è diventato più tattico con l’avvicinarsi dell’inizio del campionato. Misura e gestione le parole chiave per garantire forza e lucidità sul lungo periodo e preservare fisicamente chi si troverà a giocare dalle 47 alle 59 partite stagionali.