L’attaccante montenegrino ha un problema agli adduttori: spera di recuperare per Verona
Dopo due giorni di riposo, serviti a smaltire la fatica della battaglia con il Napoli, il Lecce oggi riprenderà a lavorare ad Acaya. Il mirino è puntato sulla sfida – a questo punto pesantissima – di domenica a Verona. La squadra di Marco Giampaolo è reduce da un periodo di 12 turni senza vittorie però è ancora li al quart’ultimo posto, con il destino tra le proprie mani perché anche le altre squadre coinvolte nella lotta per la sopravvivenza (il Monza è già aritmeticamente retrocesso) vanno al rallentatore. I salentini trattengono il fiato per le condizioni di Nikola Krstovic, il capocannoniere della squadra (10 reti in campionato) uscito zoppicante dalla sfida di sabato scorso. Il montenegrino ha avuto un problema agli adduttori e viene monitorato costantemente: Giampaolo spera di recuperarlo per Verona anche perché Krstovic è il catalizzatore del gioco e dagli altri uomini finora il contributo in termini realizzativi è stato modesto. Ed è anche per questo che il Lecce ha il peggior attacco del campionato con soli 24 gol, uno in meno del Monza.
chi segna?
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Il Lecce ha mandato in gol solo sei altri giocatori oltre Krstovic: Santiago Pierotti (4 reti), Tete Morente (3), Patrick Dorgu (3) andato al Manchester United a gennaio, Federico Baschirotto (2), Ante Rebic (1) e Jesper Karlsson (1) autore dell’ultimo gol (su rigore) segnato dai giallorossi, contro l’Atalanta. Lo svedese, in prestito dal Bologna, è stato lanciato titolare da Giampaolo contro il Napoli, ma la sua prova è stata incolore ed è stato tolto alla fine del primo tempo. In vista di domenica il Lecce deve assolutamente studiare nuove vie per trovare la porta: troppo alta la posta, fondamentale uscire dal Bentegodi con i tre punti. “Io conosco pregi e difetti della nostra squadra, con l’Hellas sarà una partita probabilmente diverse dalle ultime: è importantissima e ci penseremo parecchio per prepararla al meglio”.
Fattore Gaspar
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Il secondo tempo contro il Napoli è stato incoraggiante. Grazie anche ai cambi (Helgason per Kaba, Morente per Karlsson, Berisha per Pierret) i salentini hanno schiacciato la prima della classe nella propria metà campo, anche se al momento di concludere verso la porta avversaria sono emersi i soliti limiti. Così l’occasione più favorevole è stata quella di Kalionda Gaspar che ha preso la traversa alla fine del primo tempo. L’angolano in questo momento è forse l’uomo più in forma della squadra e ha dimostrato ormai da tempo di aver recuperato pienamente dall’infortunio al legamento collaterale mediale, che lo ha tenuto fuori per tre mesi e mezzo. Gaspar, arrivato la scorsa estate dai portoghesi dell’Estrela, alza anche il livello di pericolosità del Lecce, soprattutto sui calci d’angolo. E questo non è un aspetto secondario per una squadra che segna con il contagocce.
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