Servizi a valanga sui tifosi italiani presenti in Germania. Quelli più avveduti ormai l’hanno capita: se al comparire della telecamera si mettono a cantare l’Inno di Mameli, partendo dalla prime parole della prima strofa, le probabilità di finire nel servizio del Tg1 salgono a dismisura.
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A Notti Europee di Raiuno sta deflagrando la presenza di una giovane e piacente giornalista, fissa al tavolo, reduce dalla Domenica Sportiva, che se la cava piuttosto bene gestendo il flusso delle notizie live dal web. Si chiama Giusy Meloni.
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Non è parente. E questo fa abbastanza colpo. Ma i precedenti procurano mal di testa: in passato è stata speaker alla Festa di Atreju di Fratelli d’Italia, nonché volto ufficiale della tv del Milan. Nessuno è perfetto (ci riferiamo alla questione Atreju).
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Già alla seconda serata si è capito che la sua presenza in studio provoca subbuglio.
Giusy: «Quando volete, posso portarvi…»
Mazzocchi: «A cena».
Paola Ferrari: «Nun t’allargà…».
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Per una questione logistica nonché di elementare prudenza, la giovane Meloni è comunque posizionata a molti metri di distanza dalla Ferrari. Fermo restando che il vero problema è limitare Mazzocchi.
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Ieri l’Olanda in campo, tempo dieci minuti dalla fine della gara ed è andata per il mondo una sequenza del ct Koeman in panchina impegnato in una accurata ricognizione delle (sue) vie nasali. Il tutto surclassa precedenti di casa nostra (alla Sarri) e rimanda direttamente a un’analoga leggendaria scena di alcuni anni fa con protagonista il ct tedesco Löw – sui particolari sorvoliamo. Che nell’occasione si giocò più o meno la panchina. Il video, con Koeman che imita Löw, e alla grande, è visibile ovunque sul web, ma è davvero sconsigliato a spiriti sensibili.
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Alessandro Antinelli: «Calafiori lo definirei maldiniano. Non nel senso che è forte come Maldini, s’intende…».
Lele Adani: «La tua audacia l’hai giustamente modificata».
(Raiuno)
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«In questo momento Federico Chiesa sta mangiando» (Alberto Rimedio, Raiuno).
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«Iniziano gli Europei dell’Italia, che scende in campo contro l’Albania con l’obiettivo di difendere il titolo. O quanto meno di difenderlo meglio del Napoli». (Unfair Play)
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Mazzocchi: «In un giocatore è importante la reattività».
Eraldo Pecci: «Che non è quella di Einstein».
(Notti Europee, Raiuno)
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