Juventus, Tudor sfrontato sulle voci di esonero, non legge le critiche e fa chiarezza su Zhegrova

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Il croato respinge le accuse sul momento di crisi della Juventus e non pensa al possibile esonero. Il tema attaccanti e le parole su Zhegrova

“Da 0 a 10 questa paura dell’esonero è zero. Io me la godo, sono lucido nelle difficoltà, provando a fare meglio”. La domanda chiave arriva a metà conferenza, dopo che Tudor ha spiegato che la sua Juve sta bene, che è presto per paragonare Yildiz a Del Piero e tante altre cose. E sembra sincero il tecnico della Juventus che si è presentato in sala stampa con una battuta: “Buonasera, dopo le 12 si dice già buonasera. Va bene anche buon pomeriggio”. Sullo sfondo restano dubbi sfusi sulla fiducia che ancora ha il tecnico in società e sulle potenzialità di una squadra che viene da 7 gare senza vittorie: 5 pari e due sconfitte di fila. Domani la “sua” ex Lazio dell’altro ex Sarri dovrà o potrà dare risposte più chiare.

La tranquillità del tecnico

Quando arriva la domanda sul possibile esonero Tudor sorride: “Sto benissimo, a me penso zero. Questo mi sta dando forza e provo a mettermi in bilico per provare a fare meglio. Io penso 24 ore al giorno a motivare e far dare il meglio alla squadra. Provo a trovare le cose migliori, le sensazioni dopo Madrid sono positive, c’è voglia di fare, di dare, di essere squadra”.

Tudor poi incalza e aggiunge: “L’analisi si fa all’inizio e poi si entra nel mondo delle partite. Con sincerità, questa paura e questi pensieri da 0 a 10 li ho 0. Io me la godo, lucido, anche nella difficoltà, sapendo tutto quello che c’è attorno a me. Quando ti è chiaro tutto hai questa forza che in altri momenti non avresti. Provo a mettere sempre in bilico me stesso, come motivare meglio i miei giocatori, come trovare soluzioni. Io passo 24 ore al giorno così”.

Il paragone tra Yildiz e Del Piero

C’è chi incorona Kenan Yildiz al punto da paragonarlo a Del Piero ma Tudor frena: “I paragoni sono delicati perchè il calcio è diverso. Del Piero ha fatto la storia, Kenan è il più importante e gioca sempre. Per questo motivo non è facile, poi le altre squadre cercano di limitarlo e giocando sempre ha bisogno di adattarsi un po’. A volte ha bisogno di riposare ed ha un po’ male al ginocchio, ma fa parte del percorso”.

Tudor vede la Juventus in ripresa

Dopo la sfida con il Real Madrid, per Igor Tudor si vedono i primi segni di ripresa: “La squadra è vogliosa di fare una bella gara, conoscendo il momento e la qualità dell’avversario. Ci siamo preparati in questi due allenamenti e domani vogliamo fare una bella gara».

E sui nuovi acquisti dei bianconeri, aggiunge Tudor: “Non ci sono problemi, niente di particolare. I giocatori ci sono, hanno la loro qualità, poi un allenatore valuta e sceglie. Loro danno tutto, poi c’è sempre un periodo di adattamento. Ma sono ragazzi che si impegnano e danno sempre il meglio. Le critiche non le leggo”.

Tudor non boccia il calciomercato estivo

Altro tema, altro coltello nella piaga già dolente. Secondo Tudor, gli attaccanti hanno bisogno di maggiore continuità ma il calciomercato non è un flop: “David ha giocato tre partite di fila, ci sono stati momenti. Probabilmente sì, ma c’è anche bisogno di giocare in tanti più offensivi, rinunciando nella solidità difensiva. Questa è una soluzione, facendo giocare sia Kenan sia Conceicao insieme.”

E ancora: “Vedendo magari anche altri sistemi, bisogna essere lucidi di vedere se rinunciando a qualcosa la squadra possa avere benefici. L’equilibrio si può avere dietro ma anche davanti. Bisogna trovare questo balance, rinunciando magari a qualcosa per l’equilibrio offensivo”.

Tudor chiede tempo su Zhegrova

Glissa poi il tecnico bianconero sul tema Zhegrova: “Lui arriva da un anno in cui non ha fatto una partita, poi l’abbiamo buttato due/tre settimane, è andato in Nazionale, poi non ha giocato e dopo un allenamento pesante non ha giocato. Questa problematica ce l’ha, quando inizia a tirare un po’ di più bisogna stare cauti. Ci può dare qualcosa, anche nell’ultima mezz’ora. Che inizi dal primo minuto e regga tutta la partita non so, in questo momento è impossibile”.

Ed infine, il tecnico bianconero parla dei leader futuri: “Manuel c’è sempre, Perin, Thuram in futuro ha questa personalità. Kenan è un leader per il modo di fare, per il comportamento, il modo di fare. Anche Vlahovic col suo peso e la sua personalità, David può dire qualcosa che è uno giusto e fa le cose per bene. Ognuno deve tirare fuori questa cosa qua. Tutte le generazioni hanno sempre un pensiero a se stessi che agli altri. Hanno meno empatia nel mondo e più egoismo, questo è un errorino”.

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