Juventus prima senza gli errori di Verona e con un altro calendario

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Il tecnico bianconero non commenta le voci sui possibili successori e ha un rimpianto: “Avessimo affrontato la Cremonese anziché il Milan saremmo in testa alla classifica”.

La sfida è di quelle che affascinano, la cornice però è fosca come le nubi che si addensano sul suo futuro. Igor Tudor sembra avere i giorni contati alla guida della Juventus. Non vince da sei partite, è uscito dalla “pareggite” nel modo peggiore, affondando a Como dopo cinque segni “X” di fila e ora affronta il Real Madrid in Champions League nell’inferno del Bernabeu. Eppure, il tecnico croato non sembra avere alcuna voglia di mollare. Rifiuta le critiche, torna a parlare di errori arbitrali, se la prende con tutto e tutti, persino col calendario della Serie A e della stessa Champions che avrebbe penalizzato i bianconeri. Pare quasi parlare già da ex rancoroso, Tudor.

Tudor e le voci di esonero: gelo sui possibili successori

Nel presentare la sfida contro il Real di Xabi Alonso, l’allenatore croato ha solo certezze: “Mi aspetto una grande reazione, credo che faremo una partita importante, coraggiosa, con la volontà di far male al Real Madrid. Come giocheremo? Non si può mica venire al Bernabeu e pensare di poter speculare troppo, giochiamo contro una squadra che in un secondo può farti gol”. Quindi sulle voci sui successori che si rincorrono e che infiammano i tifosi: “Io non penso a me, sono concentrato soltanto sulla squadra e sul momento. Vivo le difficoltà con lucidità e concentrazione per capire quale sia la soluzione migliore”.

Il calendario e gli errori di Verona: il tecnico è scatenato

Quindi i rimpianti e le lamentele. Una sequenza lunga e nutrita. “Abbiamo dovuto fare i conti con un calendario da pazzi. Abbiamo affrontato Borussia Dortmund, Villarreal e adesso il Real Madrid in Champions, l’Inter, l’Atalanta e il Milan in campionato. Contro Inter, Borussia, Atalanta e Villarreal nel secondo tempo abbiamo fatto grandi prestazioni, in mezzo c’è il Verona dove ci hanno negato un rigore“. E ancora: “Abbiamo pareggiato col Milan e i tifosi non sono stati contenti. Se avessimo giocato con la Cremonese e non col Milan, saremmo stati primi in classifica. Noi in crisi? Ma perché nessuno dice che abbiamo affrontato tutte queste gare difficili una dopo l’altra?”.

Troppe pressioni sulla Juve: per Tudor il problema è qui

Al di là dei ragionamenti di Tudor, non è da Juve non vincere per sei partite di fila. “Non siamo stati perfetti noi, nemmeno io, però non possiamo pensare ai moduli o ai numeri. Se iniziamo a far questo allora siamo sulla strada sbagliata. Bisogna avere onestà intellettuale, capire la situazione: siamo un’ottima squadra quando siamo al massimo, per esserlo dobbiamo essere umili e lucidi. Un pareggio non sono sempre due punti persi. A me questa squadra piace, ma la maglia pesa. Se pensiamo che bisogna vincere sempre, non è un’analisi giusta”. Finale sugli attaccanti che non segnano: “Devono tirare di più. Vlahovic l’ho visto bene“.

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