Il tecnico della Cremonese dribbla le polemiche innescate dal croato ma replica con garbo, poi la verità sulle condizioni dell’attaccante ex Leicester
E’ il destino delle piccole, delle provinciali: essere a volte prese come modello per paragoni poco lusinghieri. L’ultimo precedente è di pochi giorni fa quando Tudor, alla vigilia della sfida di Champions contro il Real Madrid, per difendere il cammino della sua Juventus dalle tante critiche disse: “Se avessimo giocato con la Cremonese al posto del Milan saremmo primi”. Una provocazione involontaria, ma pu sempre tale. E oggi il tecnico dei grigiriossi Nicola ha risposto.
La provocazione di Tudor
Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo “con tutto il rispetto noi siamo tal dei tali, non (mettere pure un nome a caso di un club di B, C o di una piccola): è un luogo comune che magari non ha intenti offensivi ma Tudor poteva forse scegliere qualche squadra di minor livello per essere efficace. Prima della partita con l’Atalanta Nicola una frecciata la lancia al croato, sia pur con stile.
La replica di Nicola
Davide Nicola a precisa domanda non si è scomposto e ha replicato: “Ho letto qualcosa, ma francamente lascia il tempo che trova. Credo volesse dire che, se avesse incontrato squadre con obiettivi diversi da quelli della Juventus, allora avrebbero potuto avere qualche punto in più. Ma sono considerazioni che fa Tudor, che è l’allenatore della Juventus: io non mi presto a questi giochini. E poi è tutto da dimostrare: è più probabile che chi lotta per lo scudetto vinca più partite contro chi si gioca la salvezza, ma mai dire mai. È il bello del calcio”.
Intanto finalmente si sta vedendo il vero Vardy, efficace anche in fase di copertura anche se sotto porta ancora fa fatica: “Penso che tutti siano d’accordo. Dopo alcune partite da subentrante, è stato schierato da titolare nel momento in cui avremmo potuto vedere il vero Jamie Vardy. Ha dimostrato grande capacità di aiutare la squadra, attaccare gli spazi e crearsi occasioni. Nel suo caso c’è solo da valutare la gestione del carico, perché i suoi numeri sono sempre stati molto importanti, da top player: se riesce a tenere quei numeri è più di un campione, ed è anche frutto della sua mentalità. Dobbiamo incastrare tutto per permettere a questa squadra per sfruttare qualsiasi caratteristica e possiamo farlo solo distribuendo il minutaggio, Jamie sarà utile in partita come i suoi compagni. I giocatori che abbiamo davanti hanno bisogno di ritrovare forma, brillantezza ed esplosività che si trovano solo giocando”.
I pericoli dell’Atalanta
Ultima riflessione sull’Atalanta: “Guardo l’Atalanta da allenatore avversario e noto che hanno recuperato Scamacca e Krstovic è sempre molto pericoloso. Starà a noi cercare di limitarli, hanno altri giocatori come Maldini, Lookman, De Ketelaere, Sulemana, Samardzic… è una squadra attrezzata per affrontare più impegni. Io penso a come la Cremonese può esprimere sé stessa anche contro l’Atalanta e, se non dovesse esserci qualche giocatore, lavorerò con i ragazzi per trovare delle soluzioni”.

