Juventus, ecco il vero Zhegrova, il soprannome Zeppetta e gli occhiali di Spalletti

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Zhegrova entra nella ripresa di Pisa-Juve e cambia la partita: dribbling, intensità e crescita difensiva. Spalletti lo esalta, ora è protagonista.

Vede in 3D, ha qualità balistiche sopraffine ed è soprannominato ‘Zeppetta’: Luciano Spalletti ha un nuovo Avatar e si chiama Edon Zhegrova . L’ingresso del kosovaro, nella ripresa della sfida contro il Pisa, ha segnato un punto di svolta netto rispetto alle prestazioni passate. Accelerazioni, dribbling e personalità: in poco più di mezz’ora il centrocampista ha cambiato volto alla gara, candidandosi seriamente a un ruolo centrale nella Juventus.

Un segnale forte dopo l’attesa estiva

La prestazione contro il Pisa rappresenta la prima vera conferma delle aspettative nate attorno a Edon Zhegrova al momento del suo arrivo a Torino. Qualità pura e capacità di incidere immediatamente: il classe ’99 ha mostrato di essere pronto per lasciare il segno anche nel calcio italiano.

Dopo la prova opaca contro la Roma, il tecnico bianconero aveva sottolineato la necessità di maggiore continuità e applicazione per il giocatore, già bacchettato dopo Napoli (“volete sapere perché non gioca? Vediamolo dall’inizio e capirete perchè”). Contro il Pisa, Zhegrova ha risposto sul campo, dimostrando attenzione anche in fase di non possesso, aspetto su cui l’allenatore aveva insistito.

Il cambio che ribalta la partita

Al 60′ arriva la svolta tattica: escono Locatelli e Openda , entrano Zhegrova e David. Koopmeiners arretra accanto a Thuram, mentre l’esterno kosovaro offre una nuova soluzione offensiva.

Con lui in campo, la Juventus non dipende più solo dalle giocate di Yildiz. La pericolosità si distribuisce sulle fasce e il Pisa è costretto a raddoppi continui. Nei minuti finali, i bianconeri sfruttano gli spazi creati trovando due gol decisivi.

Le parole di Zhegrova a fine gara

Al termine di Pisa-Juventus , è intervenuto Zhegrova che ha commentato la gara e il suo percorso in bianconero: “Sono felicissimo di essere alla Juventus, lavoro duramente ogni giorno per migliorare. Spalletti sta cercando di aiutarmi a crescere in fase difensiva , ma anche negli altri club in cui ho giocato mi è stato chiesto questo tipo di lavoro, perché il calcio moderno è così.”

Aggiunge infine Zhegrova: “Non sempre riesco a farlo al 100% perché sono stato fuori a lungo e ho giocato poco, ma sto migliorando passo dopo passo”.

La “Zeppetta”, il nuovo soprannome di Spalletti

La giocata simbolo di Zhegrova, quel tocco sopra il pallone che manda fuori tempo il difensore, ora ha anche un nome: Zeppetta. Un marchio di fabbrica che Spalletti ha deciso di battezzare.

Ci scherza su Zhegrova che commenta il suo soprannome: “Come faccio? Non la alleno, fa semplicemente parte del mio talento. Ringrazio il mister per aver inventato questo termine per una mia qualità naturale”.

Spalletti esalta Zhegrova

Dalle scintille con Locatelli alle parole elogiative di Spalletti nei confronti di Zhegrova: “Nell’uno contro uno e nel modo di mandare dentro gli altri è eccezionale, ne ho visti pochi così. È uno che ha gli occhiali tridimensionali , che vede anche dove non si vede”.

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