Juve-Vlahovic blocca il mercato: senza cessione niente assalto al bomber

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Il serbo non ha intenzione di rinnovare al ribasso il contratto in scadenza il prossimo anno e il club ha bisogno di venderlo per poter lanciare l’assalto a un altro attaccante

Fabio Russo

Giornalista

Incatenati l’uno all’altra, legati da un nodo complicato da sciogliere, che rischia di condizionare il destino di entrambi. Si erano tanto amati la Juventus e Dusan Vlahovic, mentre adesso rappresentano reciprocamente un problema. Da risolvere al più presto, almeno dal punto di vista del club, per non vedere limitata tutta la strategia del mercato estivo. 

vlahovic, la juve e il contratto monstre

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Dusan Vlahovic è reduce dalla sua seconda peggior stagione da cinque anni a questa parte. Più in generale, comunque, non è riuscito a mantenere in bianconero le aspettative che tifosi e società riponevano in lui nel gennaio 2022, quando fu strappato alla Fiorentina per 70 milioni (più 11,6 di commissioni e 10 di bonus). D’altronde, all’epoca il riferimento del serbo era Erling Haaland (“è una macchina, un robot: lui è più veloce di me, ma per il resto ce la giochiamo”, si spingeva a dire Dusan nel 2021), mentre adesso la distanza pare abissale: il norvegese nelle ultime 4 stagioni (una al Dortmund e 3 al Manchester City) ha segnato 150 gol, il serbo (in mezza annata con la Fiorentina e tre e mezzo con la Juve) appena 76. Quasi esattamente la metà. È anche per questo cambiamento di status, oltre che per la strategia di ridimensionamento dei costi che John Elkann ha imposto al club bianconero, che la Juventus non intende rinnovare il contratto di Vlahovic alle cifre (fuori mercato) attuali. Ovvero i 10,5 milioni netti percepiti nell’ultima stagione o, addirittura, i 12 che dovrebbe incassare nella prossima. E il serbo, attraverso il suo entourage nei dialoghi portati avanti con Giuntoli nei mesi scorsi, ha già fatto capire di non essere disposto a rinnovi al ribasso.

la juve e l’impasse su vlahovic

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Nel frattempo, sulla panchina della Juve si è seduto un grande estimatore di Vlahovic (quell’Igor Tudor che nel 2022 lo definiva “l’attaccante più forte della Serie A”) e anche Damien Comolli, nel giorno della sua presentazione, ha avuto parole concilianti. “Ho parlato con Dusan la settimana scorsa, ma vorrei riparlarci per capire cosa ha in mente – ha spiegato il neo dg -. Non c’è dubbio sia un top player, ma capiremo la situazione contrattuale e cosa lui voglia, le sue intenzioni e la sua posizione, anche da un punto di vista psicologico, oltre al rapporto col club”. Di certo, però, la Juve ha fretta, perché il prossimo 1° febbraio Vlahovic potrà firmare con un’altra squadra senza portare un euro nelle casse bianconere. La difficoltà, visto il rendimento recente, è trovare un acquirente che possa soddisfare le richieste juventine (si parte da 40 milioni) e quelle del calciatore. Si è fatto avanti il Fenerbahçe, timidamente osservano Galatasaray e Atletico Madrid, ma una soluzione è ancora lontanissima.

juve-vlahovic, quale soluzione?

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Ma per la Juve il problema più grande, oltre al pericolo di perdere a zero Vlahovic, è legato al suo sostituto. Perché il serbo al momento tra ammortamento (circa 19,5 milioni) e stipendio lordo (24) peserà nel prossimo bilancio per oltre 40 milioni. E i bianconeri finché non l’avranno ceduto difficilmente potranno lanciare l’assalto al bomber. Che, comunque, per assurdo, chiunque sia (Gyokeres, Castro, Retegui o David) impatterà meno sulle finanze rispetto all’ultimo anno di Dusan. Un nodo scorsoio, dunque, che si potrebbe sciogliere solo con l’arrivo di un’offerta a breve per Vlahovic (magari grazie a un buon rendimento nel Mondiale per club) oppure con una (al momento abbastanza impronosticabile) inversione a U dell’attaccante sul tema rinnovo. Intanto, Dusan e la Signora restano legati solo da strettissime catene milionarie. Con reciproca insoddisfazione.



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