Fuori da tutto, contestata, ma quarta in classifica in campionato, la Juve si trova nella paradossale situazione per cui, battendo il Verona, domani sarebbe a 6 punti dalla vetta. Le parole dell’allenatore alla vigilia
“Se sento la fiducia della società e dei giocatori? Sì”. Motta è netto alla vigilia della gara contro il Verona, che, per la sua Juve, deve significare la ripartenza dopo il deludente ko contro l’Empoli in Coppa Italia. “Abbiamo parlato, ci siamo confrontati in modo positivo e sapendo che adesso mancano 12 partite che affronteremo al massimo per non ripetere quanto successo contro l’Empoli – spiega l’allenatore italo-brasiliano – Non è stato facile perdere una partita come l’abbiamo fatto noi, ma il nostro dovere e obbligo è pensare alla prossima: prepararsi, allenarsi ed essere pronti ad affrontare la prossima al massimo. Questa partita è per tanti motivi complicata, ma abbiamo grande energia e voglia di trasportare in campo questa nostra rabbia”. Sul rapporto con la i calciatori, inoltre, nessun dubbio: “Il rapporto tra me è la squadra è ottimo, lo è sempre stato e lo sarà sempre, perché c’è onesta, responsabilità e comunicazione – spiega Thiago Motta -. Per i miei figli vorrei un allenatore come me: onesto, diretto, che ci mette tantissimo tempo a come dire, quando dire e quando fare le decisioni che ho preso. Ci tengo tantissimo ai miei ragazzi, gli voglio bene”. Infine, due brutte novità dall’infermeria: “Avremo 7 assenti, a Bremer, Milik, Cabal, Douglas Luiz e Renato Veiga si aggiungono Conceiçao e Nico Gonzalez”, conclude Motta.
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