Due reti nel secondo tempo decidono la penultima giornata della Signora: Tudor è quarto a +1 sulla Roma e +2 sulla Lazio. Doppio assist per Yildiz
Due gol, due pali e un’attesa fin troppo lunga per battere l’Udinese. Con un netto ma a lungo sofferto 2-0 la Juventus si prende tre punti aurei liberandosi della Lazio in classifica e resta sola al quarto posto a una giornata dalla fine, a +1 sulla Roma. A decidere la partita è prima la rete di Nico Gonzalez al 61’ e poi quella di Dusan Vlahovic all’88’, forse l’ultima in casa per il serbo prima dell’addio in estate. A scuoterla a cavallo dell’intervallo erano stati i legni dello stesso argentino e quello di Francisco Conceiçao, effervescente come in autunno. La qualificazione in Champions League è lì, per la Signora, ora davvero alla portata.
IL GIOCO DELLE SEDIE
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In una serata dalle tinte bianconere, non c’è spazio per le scale di grigi: servono sforzi extra e spirito di adattamento per prendere parte alla sfida dell’Allianz Stadium. Così la Juventus ringrazia Lloyd Kelly e Andrea Cambiaso per i rispettivi recuperi dagli infortuni e si trova costretta ad arretrare Alberto Costa per penuria di centrali difensivi. I primi pericoli la Signora non li crea però con il rientrante Kenan Yildiz dopo i due turni di squalifica, ma da chi indica con il ditino che la data di scadenza dei prestiti non è ancora stata raggiunta: nel primo quarto d’ora Conceiçao sguscia via e serve Manuel Locatelli – tiro a lato – e Randal Kolo Muani fallisce in fuga l’uno contro uno con Maduka Okoye. I friulani, anch’essi con diverse defezioni in ogni reparto, rispondono con fisicità, ammonizioni tattiche e sporadici tentativi di offendere una Juventus ovviamente orientata all’attacco. Anche perché allo stadio Olimpico la Roma va subito in vantaggio sul Milan, occupando momentaneamente il quarto posto nel domenicale gioco delle sedie. Finita la musica, dopo i nove triplici fischi, chi resta in piedi non ha più il destino europeo nelle proprie mani.
occhio agli incroci
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Alla mezz’ora Kosta Runjaic perde anche Hassane Kamara per uno stop muscolare, inserisce Jordan Zemura al suo posto e accetta di lasciare il pallone ai padroni di casa, spesso e volentieri. Cambiaso dimostra buona gamba, Conceiçao voglia di riscatto e Locatelli tira le fila, come sempre. Soprattutto, il Milan pareggia a sei minuti dall’intervallo: la Roma ri-lascia il quarto posto. Per la Juventus cambia “il giusto”, però, perché battere l’Udinese sarebbe fondamentale per non incontrare spettri a Venezia, all’ultima giornata. E, a una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, Nico colpisce il palo su un tiro improvviso e apparentemente innocuo che però Okoye si fa sfuggire dai guantoni. Mentre la Lazio va sotto al Giuseppe Meazza in casa dell’Inter.
Il nuovo e il vecchio
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Pur con tanti errori tecnici, la ripresa si apre con un bel mancino di Conceiçao che Okoye devia sul palo distendendosi. L’ex juventino Leandro Paredes riporta avanti la Roma contro il Milan, ma tutti gli aggiornamenti dagli altri campi contano di meno quando al 61’ Nico riesce nell’ardua impresa di sbloccare il risultato con un sinistro rabbioso: l’argentino viene assalito dai compagni, Locatelli si prende un ragazzino delle giovanili in veste di raccattapalle trasmettendogli il sollievo con un abbraccio ad alti decibel. Poco prima Runjaic aveva inserito Rui Modesto per Sandi Lovric, ma è lo svantaggio a convincere l’Udinese ad alzare il baricentro: la benzina di Cambiaso termina e Timothy Weah lo rileva, mentre Vlahovic rimpiazza Kolo Muani per quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione all’Allianz Stadium da juventino. Quale miglior modo per celebrarla? Con la ripartenza del raddoppio all’88’: Yildiz che porta palla e gli serve l’assist, il serbo a infilare Okoye. “Riconquistiamo tutto”, aveva chiesto la curva sud juventina con uno striscione dopo un quarto d’ora: questo “tutto” – per definizione – passa dal quarto posto e dalla qualificazione alla prossima Champions League. A Tudor serve però chiudere i conti a Venezia, negli ultimi 90 minuti di questa folle Serie A.
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