Il tecnico della Juve prima dell’amichevole con il Borussia Dortmund: “Non parto per arrivare dietro. Saremo tosti. Vlahovic? Si sta allenando bene. E David… “
Un po’ José Mourinho e un po’ Marcello Lippi. Il rumore esterno — e dei nemici — per stimolare la Juventus e tutto l’ambiente bianconero. Dal mercato non arriva la scossa e allora ci pensa Igor Tudor ad andare all’attacco alla vigilia dell’amichevole di lusso di questo pomeriggio in casa del Borussia Dortmund. Il debutto in campionato si avvicina (24 agosto contro il Parma) e l’allenatore croato si trasforma in uno tsunami motivazionale. Non ha affisso certi articoli di giornale nello spogliatoio e nemmeno inoltrato alcuni commenti nella chat di squadra, ma nelle scorse settimane ha riunito il gruppo e ha mandato un messaggio chiaro alla truppa: “Ragazzi, io non parto con l’obiettivo quarto posto!”.
“Vedo e mi dicono che ci considerano da terzo, quarto o quinto posto nelle previsioni sul campionato. Questa è una cosa che a me personalmente motiva tanto, deve toccare il nostro orgoglio e spingerci ad andare ancora più forte. La Juventus nelle ultime cinque stagioni non è arrivata né prima né seconda ed è anche per questo motivo che ascoltiamo questi commenti. Bisogna essere competitivi e prendere tutto come un grande stimolo, perché poi contano il campo e il risultato, il resto sono fumo e parole”.
La nuova Juventus come sarà?
“Come dico ai ragazzi: io quando arrivo allo stadio, sul ring, a canestro, gioco a calcetto o a carte con gli amici voglio vincere e ci tengo a vedere sempre questo approccio in tutti. Non servono proclami, però bisogna affrontare partita per partita con l’atteggiamento giusto. Ho massima fiducia e sono sicuro che saremo una squadra bella, giusta, organizzata, tosta e difficile da battere”.
Lotterà anche la Juventus per lo scudetto?
“Non sto qui a dire che vinceremo lo scudetto e non mi spingo in proclami del genere, però una cosa ve la posso garantire: noi non partiamo per il quarto posto e nemmeno per il terzo, poi vediamo che succede in campo. Mi aspetto una annata molto complicata perché nel nostro campionato si sono riuniti tanti allenatori forti: non capita sempre, ma quest’anno sarà così”.
Il mercato va a rilento: se la squadra restasse quella attuale, la Juventus sarebbe più forte della passata stagione?
“Più pronta, perché c’è un anno di lavoro dietro: è un aspetto da non sottovalutare, adesso c’è una identità chiara e la mentalità è quella giusta. Io sarò contento in tutti i casi perché sono felice di allenare la Juventus. In questo momento siamo questi qua, poi vediamo quello che succederà entro la fine del mese. È inaccettabile iniziare a giocare con le trattative in corso, fanno impazzire tutti. Con la società c’è grande sintonia sul mercato, ci aggiorniamo ogni giorno per capire cosa possiamo fare e cosa no”.
Ha mandato un messaggio a Kolo Muani, sempre più vicino a tornare in bianconero?
“No, perché adesso Randal è del Psg. Ho fiducia nella società e nel lavoro che i dirigenti stanno svolgendo in entrata e in uscita. Sicuramente Kolo Muani è un attaccante importante, come lo sono David e Vlahovic”.

Vlahovic è in scadenza di contratto e separato in casa alla Juventus: ha parlato con lui in questi giorni di ritiro tedesco?
“Parlo con tutti, Dusan si sta allenando bene e in modo professionale”.
David è arrivato alla Juventus dopo lo svincolo dal Lilla con numeri di tutto rispetto: mai meno di 25 gol a stagione negli ultimi tre anni. Dopo averlo visto in allenamento alla Continassa e in questa settimana di ritiro a Herzogenaurach, pensa che il canadese si ripeterà anche in Italia e alla Juventus?
“Il campo parla chiaro e in allenamento Jonathan sta confermando di avere delle grandi qualità: è intelligente e in area arriva sempre primo. David è un attaccante con caratteristiche diverse da quelle di Trezeguet e Inzaghi, ma negli ultimi metri mostra la stessa lucidità. È un ragazzo concentrato e applicato, quello contro il Borussia Dortmund sarà un bel test anche per lui. Anche Joao Mario è molto professionale”.
E se il grande colpo del centrocampo alla fine fosse la rinascita di Koopmeiners?
“Lo spero e sono convinto che sarà la stagione di Koopmeiners e di Bremer. Koop è un giocatore di qualità, ha vissuto un primo anno di ambientamento alla Juventus: è arrivato a fine agosto dall’Atalanta senza preparazione ed è subito sceso in campo, poi ha avuto due-tre infortuni. Credo fortemente in Koopmeiners, uno come lui può giocare ovunque: adesso lo sto provando in mezzo al campo perché abbiamo Conceiçao e Yildiz alle spalle del centravanti. Koop potrebbe essere un valore aggiunto come Bremer e Cabal, a lungo assenti per la rottura dei legamenti nei mesi scorsi”.
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“Gleison partirà dall’inizio anche contro il Borussia Dortmund. Sarà un test importante per tutti: affrontiamo una squadra forte e giochiamo in uno stadio pieno. Abbiamo lavorato parecchio in queste settimane e vogliamo farci trovare pronti per l’inizio del campionato col Parma”.
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