Motta insiste con il francese, in calo rispetto all’avvio, preferendolo a Dusan. E per il futuro l’ombra del bomber nigeriano alla Continassa
La speciale quaresima di Kolo Muani è iniziata con largo anticipo. Dal Como (7 febbraio) all’Atalanta (9 marzo): un mese senza gol. Ma a forza di digiunare, il francese rischia di giocarsi anche il futuro alla Juventus. L’ex Psg ha scelto il prestito in bianconero anche – e soprattutto — per Thiago Motta, tuttora un’autorità dalle parti di Parigi e più convincente di tutti al telefono. Il feeling tra i due è solido. Al punto che il tecnico italo-brasiliano, dopo la batosta con l’Atalanta e nel momento di massima difficoltà, è deciso a cambiare molto a Firenze, ma non il suo attaccante in affitto. Oggi Thiago ha bisogno del primo Kolo Muani, quello presentatosi in Serie A come al torneo estivo dei bar. Impatto straordinario e inaspettato: più gol (5) che presenze tra Napoli, Empoli e Como. Il problema è che il Kolo goleador si è fermato sul lago e, dopo l’assist show contro l’Inter, il calo è stato totale. Motta insiste sul francese, costato il declassamento di Dusan Vlahovic, e spera di essere ripagato già al Franchi. In caso contrario, a rischiare sarebbero entrambi in estate.
il mercato
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Un prestito bis di Randal dipenderà dalla volontà del Psg e anche dal finale di stagione del connazionale di Mbappé. Kolo Muani non esclude Victor Osimhen, il pupillo del dt Cristiano Giuntoli, però più il transalpino digiuna e più l’ombra del bomber del Napoli (attualmente in prestito al Galatasaray) si ingrandisce dalle parti della Continassa. Non è ancora tempo di trattative con il club azzurro, ma muoversi in anticipo spesso aiuta e gli uomini mercato bianconeri hanno già incassato una disponibilità di massima da parte del nove nigeriano. Il punto di partenza per l’assalto a Osimhen è la qualificazione alla prossima Champions. Una missione che Thiago Motta spera di portare a termine con i gol di Kolo Muani, Nico Gonzalez, Kenan Yildiz e Dusan Vlahovic. Se i primi due sono quasi intoccabili, il numero 10 turco dopo aver stretto i denti contro l’Atalanta (causa virus della vigilia) al Franchi dovrebbe cominciare dalla panchina e al suo posto potrebbe essere avanzato il jolly Weston McKennie. Assetto più difensivo e fluido in base ai movimenti dell’americano, ma ovviamente meno creativo e tecnico.

le idee di motta
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Scelte forti, come quelle studiate in difesa: Kelly e Veiga preferiti a Cambiaso e Gatti. Ancora più strano il ritorno a Firenze di Vlahovic: grande ex della Fiorentina e di questo passo anche della Juventus. Del serbo, mai a segno in bianconero contro la sua ex squadra, ormai si contano più le panchine dei gol: quella di oggi dovrebbe essere l’undicesima esclusione dall’undici titolare del 2025. Un po’ il rinnovo bloccato (scadenza 2026) e il divorzio sempre più vicino e un po’ il fatto che Motta gli preferisca l’agilità e l’abilità nell’allungare le difese di Kolo Muani. Il risultato è il particolare status di Vlahovic: miglior goleador della Signora (14 reti stagionali), eppure panchinaro. Situazione sempre più pesante da sopportare. Non a caso, dopo la sconfitta contro l’Atalanta, l’ex viola ha scaricato tutta la sua frustrazione del momento negli spogliatoi. La rabbia è tanta e stavolta Vlahovic spera di riuscire a sprigionarla nella porta del Franchi, come ai vecchi tempi.
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