I bianconeri riflettono sull’affare di mercato con la Roma: da una parte la funzionalità dell’azzurro negli schemi di Tudor, dall’altra la duttilità dell’americano, che nell’ultima stagione ha giocato in 9 ruoli diversi
Scambia che ti passa. In un mercato bloccato dagli esuberi e dai giocatori in vendita che pesano di più a bilancio, il neo dg della Juve Damien Comolli è costretto a lavorare di fantasia. È così che è nata l’idea dello scambio con la Roma: Bryan Cristante a Torino, Weston McKennie nella Capitale. Un mediano per Tudor, un jolly per Gasperini. Ma cosa guadagnerebbero e cosa perderebbero i bianconeri?
cristante alla juve, cosa guadagnerebbe tudor
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Al netto delle questioni economiche (l’italiano ha il contratto in scadenza nel 2027, l’americano nel 2026; gli ingaggi netti sono quasi equivalenti, ma lo juventino grazie ai benefici del Decreto Crescita costa quasi 2 milioni in meno) e anagrafiche (il romanista ha 30 anni, il bianconero 27 da compiere), con Cristante la Juve colmerebbe una mancanza evidente in rosa: alle spalle di Thuram e Locatelli, infatti, manca un giocatore fisicamente strutturato, capace di rompere e costruire, ovvero con quelle caratteristiche che servono per occupare quella posizione di campo nel 3-4-2-1. Rispetto a McKennie, quindi, sarebbe più funzionale. L’azzurro Campione d’Europa con la Nazionale nel 2021, secondo i dati di Fbref, eccelle in passaggi progressivi (cioè quelli in avanti di almeno 9 metri, solo il 33% dei centrocampisti nei top-5 campionati europei fanno meglio), intercetti e tackles. Ma la sua qualità principale in fase difensiva la si nota soprattutto in area di rigore: solo il 2% dei mediani d’Europa vince più duelli aerei di lui a partita (3 in media) e solo il 30% fa più interventi a liberare l’area. In questo senso, sarebbe un upgrade importante per la Juve in un fondamentale in cui lo scorso anno ha dimostrato di soffrire parecchio, subendo spesso gol di testa o sugli sviluppi di calci piazzati.
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mckennie alla roma, cosa perderebbe la juve
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Dall’altro lato, cedendo McKennie i bianconeri si ritroverebbero senza un jolly che si è rivelato molto prezioso nelle ultime stagioni per la sua capacità di disimpegnarsi, pur senza eccellere particolarmente, in tantissime zone di campo. Tra la gestione di Thiago Motta e quella di Tudor, l’americano lo scorso anno ha fatto 9 ruoli: centrocampista centrale, seconda punta, esterno destro alto, terzino destro e terzino sinistro con l’italo-brasiliano; esterno destro di centrocampo, esterno sinistro a tutta fascia, trequartista e mediano con il croato. E questa caratteristica, in una squadra che sarà impegnata ogni tre giorni e che, probabilmente, viste le difficoltà a cedere, in qualche ruolo sarà costretta a fare di necessità virtù sul mercato, potrebbe essere utile.
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