I bianconeri nel prossimo mese, contro Atalanta, Fiorentina e Roma, capiranno quale destino li attenderà nel finale di campionato. Ma, intanto, diversi aspetti li mettono in pole position nella volata per la Champions…
Un mese per svoltare, un altro mese per scrivere il proprio futuro. Con le cinque vittorie consecutive, dal 2 febbraio al 4 marzo, in 30 giorni esatti la Juve ha dato una sterzata al proprio destino, passando dal sesto posto a -2 dal quarto di Lazio e Fiorentina e a -16 dalla capolista, al quarto solitario a +2 sui biancocelesti e a -6 dalla vetta. Adesso, in quasi lo stesso arco temporale (33 giorni) e con una gara in meno, la squadra di Motta potrà capire se la rimonta sull’Inter sia possibile o se resterà soltanto il sogno di una notte di fine inverno.
juve, il calendario di marzo
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Tra la 28ª e la 31ª giornata, i bianconeri si troveranno a dover affrontare tre scontri diretti: uno in casa (il primo, domenica sera, contro l’Atalanta) e due in trasferta, contro Fiorentina e Roma. Tra le sfide del Franchi e dell’Olimpico, all’Allianz arriverà il Genoa. Quello juventino non è un calendario tanto più complicato delle altre competitor per i posti in Europa, escluse l’Inter, che avrà sulla sua strada Monza (in casa), Atalanta (fuori), Udinese (a San Siro) e Parma (al Tardini) e la Roma, che se la vedrà con Empoli (in trasferta), Cagliari (in casa) e Lecce (al Via del Mare) prima di ricevere la Juve all’Olimpico. Tutte le altre saranno costrette ad almeno 2 scontri diretti: il Napoli avrà Fiorentina e Milan al Maradona e Bologna al Dall’Ara (oltre alla gara interna col Venezia); l’Atalanta tutte sfide a cinque stelle contro Juve (in trasferta), Inter (in casa), Fiorentina (fuori) e Lazio (al Gewiss); la Lazio Bologna e Atalanta (entrambe in trasferta), alternate a Udinese e Torino in casa; la Fiorentina un percorso quasi da incubo con Napoli (in trasferta), Juve (in casa), Atalanta (di nuovo al Franchi) e Milan (a San Siro); il Bologna Lazio e Napoli al Dall’Ara alternate alle trasferte di Verona e Venezia.
juve regina degli scontri diretti
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A far sorridere la Juve, però, ci sono tre aspetti: il primo è che, rispetto alle avversarie (eccetto Napoli e Atalanta), non avrà altri impegni: l’Inter è ancora dentro a tre competizioni, Roma, Lazio, Bologna e Fiorentina sono in corsa in Europa o in Coppa Italia; il secondo è la classifica del girone di ritorno, che vede la squadra di Motta inseguire a un punto di distanza la Roma (20 a 19) e che l’ha vista recuperare 2 punti all’Inter, 4 a Lazio e Bologna, 6 ad Atalanta e Napoli e addirittura 9 alla Fiorentina in 8 partite; il terzo è il rendimento negli scontri con le big (le prime 8 più il Milan): la Juve è quarta con una media di 1,45 (16 punti in 11 partite), dietro a Napoli (1,77), Atalanta (1,67) e Fiorentina (1,6), ma davanti a Bologna (1,44), Inter (1,42), Lazio (1,09) e Roma (0,7). E contando che solo a Inzaghi (4) e Conte (3) restano meno grandi sfide rispetto a Motta (5), se la grande rimonta dovesse rimanere soltanto il sogno di una notte di fine inverno, per un posto al sole (Champions) la Juve sembra proprio essere in pole position.
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