Motta ha saputo mettere in discussione il suo credo e, da un calcio di sterile gestione del pallone si è passati a una squadra che lascia più l’iniziativa agli avversari ma è molto più pericolosa
In medio stat virtus. O, se preferite, elogio della via di mezzo. La capacità di saper mediare tra le proprie convinzioni e la soluzione pratica migliore per ottenere risultati è una delle caratteristiche principali del successo. Concetto che vale anche per gli allenatori e Thiago Motta, tecnico giovane, alla prima esperienza sulla panchina di una big, ci ha messo un po’ per mettere in discussione il suo credo. Alla fine, però, sembra aver trovato l’equilibrio virando dal calcio orizzontale della sua Juve di inizio stagione a quello molto più verticale delle ultime 5 partite di Serie A. Vediamo come.