Dalla cessione dell’argentino dipende l’arrivo di Jadon Sancho. Sull’ex viola c’è l’Al Ahli, ma le telefonate dell’Inter lo tentano
Corteggiato, inseguito, atteso, strappato alla concorrenza dopo una lunga battaglia. Neanche un anno dopo, però, già un esubero. Addirittura un “tappo”, che rischia di bloccare le operazioni in entrata già imbastite. In nemmeno 330 giorni la percezione di Nico Gonzalez nell’ambiente juventino si è completamente ribaltata. Era il 25 agosto 2024, quando i bianconeri ne annunciavano l’arrivo dalla Fiorentina per 8 milioni di prestito più 25 di obbligo di riscatto. L’argentino, reduce da una stagione da 16 gol e 5 assist in 44 partite con i viola, sembrava il tassello mancante per completare l’attacco di Thiago Motta, regalando imprevedibilità e peso offensivo a una squadra ultimamente troppo sterile. Eppure, dopo una discreta partenza (gol e assist al debutto in Champions contro il Psv Eindhoven), anche a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori oltre 2 mesi, Nico non è mai riuscito a prendersi la Juve. Neanche l’arrivo di Tudor, con il quale ha iniziato bene da esterno destro a tutta fascia, segnando anche gol pesanti nella corsa al quarto posto, ha interrotto la sua spirale negativa. E ora il croato ha fatto ben capire, con le sue scelte durante il Mondiale per Club, che l’argentino è tra i calciatori che meno riescono a ricollocarsi nel suo nuovo progetto sportivo.
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Il magro bottino dell’ex Viola (5 gol e 4 assist in 38 partite) non scatena certo la corsa ad assicurarselo. Per lui, però, nell’ultima settimana si è fatto avanti l’Al-Ahli, club Campione d’Asia in carica e disposto a offrire 30 milioni alla Juve e un ricco ingaggio all’argentino. Nico Gonzalez ci pensa seriamente, anche perché, nell’anno che porta al Mondiale, potrebbe giocare con continuità. A complicare le cose, negli ultimi giorni, sono state le chiamate ai suoi agenti da parte dell’Inter, che lo tengono in considerazione come piano B nel caso in cui non riuscissero ad arrivare a Lookman. Sullo sfondo ci sono pure Atalanta e Atletico Madrid e tutto questo rischia di rallentare l’operazione con gli arabi. Oltretutto, nessuno di questi club garantirebbe alla Juve una cifra vicina a quella offerta dalla squadra della Saudi Pro Legue, che permetterebbe ai bianconeri di coprire la valutazione residua a bilancio di Nico di oltre 27 milioni.
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Già, è tutta una questione di conti. L’argentino, grazie ai benefici del Decreto crescita, non guadagna moltissimo (4,72 milioni lordi), ma ha un peso di ammortamento di poco meno di 7 milioni all’anno. La sua partenza, quindi, libererebbe uno “spazio” di poco meno di 12 milioni nel bilancio bianconero: una cifra leggermente inferiore rispetto a quanto peserebbe Jadon Sancho. “Sono qui alla Juventus per aiutare”, aveva detto Nico Gonzalez lo scorso anno nel giorno della sua presentazione. L’aiuto, in questo caso, sarebbe lasciare la Continassa. E “stappare” il mercato della Juve.
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