L’argentino non si vede nel 3-4-2-1 di Tudor e vuole la cessione: i bianconeri chiedono 30 milioni, l’addio può sbloccare l’acquisto della punta
Nel calcio tutto cambia in fretta, molto in fretta. Un anno fa a Ferragosto Nico Gonzalez era ancora un giocatore della Fiorentina ma smaniava già dalla voglia di trasferirsi a Torino. Ha raggiunto il suo obiettivo prima del gong del mercato estivo ma dopo un anno si sente un indesiderato. Titolare nell’amichevole in famiglia con la Next Gen di mercoledì pomeriggio all’Allianz Stadium, sotto gli occhi di John Elkann, in una squadra infarcita di riserve, potrebbe essere stata questa la sua ultima volta nella casa bianconera e la prossima destinazione dovrebbe essere Madrid, sponda Atletico, per iniziare una nuova vita. Sarebbe il secondo giocatore acquistato da Cristiano Giuntoli a lasciare il club nel giro di solo anno dopo Alberto Costa (durato 6 mesi) e altri potrebbero fare presto lo stesso iter: da Douglas Luiz a Djaló, passati in un sospiro da rinforzi a flop.
la corte del cholo
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Nico aspetta notizie dalla Spagna, sperando che questa sia la pista giusta. Dopo le sirene arabe (che non lo avevano convinto), gli ammiccamenti dell’Inter come alternativa a Lookman e quelli dell’Atalanta per sostituire l’esterno nigeriano, più virtuali che reali (nessuno dei due club ha mai aperto una vera trattativa con la Juventus) ecco l’Atletico del Cholo Simeone, argentino come Nico, che pare intenzionato a fare sul serio. Per l’ex Fiorentina, che ha già dato l’ok al trasferimento nella Liga e avrebbe accettato volentieri anche una destinazione in Premier League, è l’occasione buona per rilanciarsi, dopo una stagione fatta più di buio che di luce. Una botta di serotonina per provare a far risalire l’autostima dopo il misero bottino di 5 gol e 4 assist in 38 partite (mai aveva segnato così poco da quando era arrivato in Italia, nel 2021-22), condizionata anche dagli infortuni.
EQUIVOCO TATTICO
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Nico contro la Next Gen ha giocato all’inizio esterno a tutta fascia e poi da trequartista, prima di uscire per una botta. Nei colloqui con Igor Tudor dei giorni scorsi aveva ribadito all’allenatore di non gradire questa collocazione: l’argentino ama muoversi alto nel tridente ma nel modulo del tecnico croato (il 3-4-2-1) non c’è posto per giocare come vuole lui. Ecco perché ha chiesto la cessione alla società e non ha trovato grossi ostacoli. La Juventus è disponibile a trattare a patto che si trovi un accordo economico che le eviti una minusvalenza: Gonzalez è stato pagato 33 milioni (più bonus) poco meno di un anno fa in prestito con obbligo di riscatto e il club bianconero conta di incassare sui 30 milioni, magari con la stessa formula. Gli spagnoli sono interessati, Nico piace a Simeone che però dovrà trovargli una mattonella gradita nel suo 4-4-2 e con lui potrebbe ritrovare l’entusiasmo perduto.
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nico sblocca kolo
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Torino è stato un momento di stallo nella carriera dell’argentino: voluto da Thiago Motta e da Giuntoli, si è ritrovato orfano prima dell’uno e poi dell’altro. L’annata è cominciata in salita, con un problema fisico che lo ha costretto a stare fuori per due mesi tra ottobre e dicembre, e poi non è più riuscito a raddrizzarla, tra cambi d’allenatore, di modulo, di ruolo e prestazioni non sempre all’altezza. Damien Comolli passerà il Ferragosto ad occuparsi della questione. Cedere Nico in questo momento è la priorità del nuovo dg, perché significherebbe poter incassare e di conseguenza sbloccare l’acquisto a titolo definitivo di Randal Kolo Muani, tornato al Psg dopo il prestito di sei mesi alla Signora. L’accordo con i parigini è praticamente fatto (prestito oneroso di 10 milioni con obbligo condizionato fissato a 30-35 nel 2026) ma per la fumata bianca serve un’uscita. Nico aspetta il Cholo e Kolo la Juventus per tornare a sorridere.
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