Se contassero soltanto i secondi quarantacinque minuti di gioco, i bianconeri sarebbero secondi in classifica insieme all’Inter. Ma ecco cosa accade prima dell’intervallo
Per qualche minuto non pensate più al Napoli primo, all’Inter distante tre punti e all’Atalanta terza. Le mezze-classifiche dicono altro. Il gioco è semplice: basta congelare ogni partita isolando i due tempi e vedendo qual è il risultato delle singole gare soltanto dopo i primi e i secondi 45 minuti. Con una fotografia in bianco e nero di queste graduatorie emerge che la Juventus, con i gol e i risultati esclusivamente dei secondi tempi sarebbe seconda, insieme all’Inter, con un ritmo dunque da lotta scudetto.
Prendendo in considerazione soltanto i primi tempi, invece, Madama sarebbe sesta e quindi in una posizione peggiore rispetto a quella della classifica reale.

diesel bianconero
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La pareggite è più un morbo da primo tempo che da ripresa (12 segni X prima dell’intervallo, 10 dopo), i gol arrivano di più nella seconda che nella prima metà delle partite (18 contro 23). E anche il conteggio delle reti subite (11 a 10) conferma che la Juve e il suo gioco non sono costanti e uniformi per tutti e 90 i minuti e che la Signora tende a regalare un tempo all’avversario. Il primo, per il momento. Guardando al resto della Serie A invece – ad ora – Inter e Lazio sono le squadre migliori nei primi 45′, mentre dopo l’intervallo è l’Atalanta ad accendersi come nessun’altra.

quelli dall’intervallo in poi
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In media Motta opera poco più di quattro modifiche a partita e il reparto più sostituito è il centrocampo con 62 cambi sui 101 totali. La difesa non è intoccabile (21 sostituzioni) e ancora meno lo è l’attacco (18), ma su quest’ultimo hanno pesato anche le poche alternative a disposizione. Yildiz è il giocatore più sostituito, seguito da Savona, Locatelli e Thuram; sul podio dei subentrati invece c’è l’ex Fagioli seguito da Douglas Luiz e Mbangula. Quindi cosa succede in quel quarto d’ora di pausa e soprattutto dopo? La premessa è che non sempre si accende quella miccia utile per avviarsi a un epilogo positivo (vedi, su tutti, il secondo tempo di Napoli) ma, nonostante alcuni cambi criticati e le rimonte subìte, è nel secondo tempo che Madama reagisce e capitalizza di più. Viaggiando in sostanza a un ritmo da scudetto.

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