Dalla sessione di riparazione dovevano arrivare i gol per la Champions e le giuste alternative per la difesa. Per ora i 4 arrivati in inverno non hanno brillato
Quaranta milioni, bonus esclusi, per meno di cinque mesi. Affitti – e acquisti – cari e dove trovarli. In una stagione in cui la Juventus non ha badato a spese sul mercato in entrata, la sessione invernale non poteva essere da meno. E allora non stupisce che per i quattro nuovi arrivati nella stagione più fredda dell’anno, che siano a tempo o definitivi, Madama abbia investito 42,4 milioni in totale, quindi comprendendo anche i bonus.
LE TAPPE, GLI ARRIVI. E IL FUTURO?
—
Il 15 gennaio è stato ufficializzato Alberto Costa, l’oggetto misterioso. Giovane, classe 2003 come Renato Veiga ma più giovane del connazionale di due mesi esatti. Fuori dalla lista Champions, ha assistito da casa alle ultime due partite della fase a girone e al playoff contro il Psv Eindhoven. Operazione da 12,5 milioni (1,3 di oneri) più altri 2,5 di bonus e contratto fino al 2029: mai titolare, cento minuti in tutto in campo finora, di cui 96 con Motta e appena 4 con Tudor che ha fatto a meno di lui per le sue prime tre uscite. Non è arrivato nel momento più semplice, e questa è un’attenuante, ed è difficile pensare che – al netto di eventuali altre future emergenze – la Juve punti a breve su questo 21enne nel momento cruciale della stagione.

Il 23 gennaio è stato poi il giorno di Kolo Muani, l’illusione. Un arrivo tribolato per i motivi burocratici che avevano bloccato inizialmente il suo prestito dal Paris. Un affitto oneroso: un milione per il prestito secco, oltre ad oneri accessori pari a 2,6 milioni più altri 2 di bonus, più la metà del suo stipendio (2,5 milioni netti, circa 4,6 lordi). Peccato però che dopo un inizio più che soddisfacente con i cinque gol nelle prime tre partite non si sia più vista traccia del francese sul tabellino dei marcatori. E ormai sono passati due mesi e mezzo dall’ultimo gol e nel frattempo, con lui in rosa e soprattutto in campo, la Juve è uscita dalla Champions e dalla Coppa Italia. Il quarto posto poteva (doveva?) passare anche dalla sua freddezza sotto porta ma il digiuno di Kolo sta impoverendo anche la Signora.
Arriviamo quindi al 27 gennaio, Madama batte il terzo colpo che parla ancora portoghese: Renato Veiga. Altro prestito secco da un osso duro come il Chelsea con cui non sarà semplice trattare qualora la Juve decidesse di provare a trattenere questo difensore. Operazione da 4 milioni in totale, più uno e mezzo di bonus, per questo giocatore che ha provato a fare il leader ma il compito, ovviamente, si è rivelato più che complesso. Gioventù, inesperienza e la nuova realtà della Serie A hanno superato la sua abnegazione e per quanto si sforzi sempre, Renato non può ancora fare ‘il Gatti’ della difesa. Troppe responsabilità per chi aveva conosciuto il campionato italiano solo dalla televisione.
Un po’ come Kelly, l’incognita. Ufficialmente un nuovo acquisto juventino dal 3 febbraio, un rinforzo da 17,5 milioni, oltre ai 3,5 milioni di oneri e ai 6 e mezzo di bonus. Un altro investimento importante per il finale di stagione e non solo. Dodici presenze finora, di cui 11 da titolare come Kolo Muani. L’ultimo errore (il quarto chiave in fase difensiva), quello sulla palla alta del Tardini che è diventata il macigno dell’1-0 per Chivu, ha regalato tre punti all’avversario e frenato la Signora in un momento in cui non poteva permettersi una frenata del genere. Tra chi non fa gol e chi non sempre li evita, il poker di novità di gennaio fatica e non poco. E ora i 4 hanno (solo) cinque giornate di campionato a disposizione per impedire che vengano archiviati come un flop.
© RIPRODUZIONE RISERVATA