In caso di divorzio dall’italo-brasiliano nessun traghettatore, solo una scelta che possa avviare un nuovo progetto tecnico
Il futuro di Thiago Motta alla Juventus è appeso al risultato finale di questo campionato ma chiudere al quarto posto in classifica, quindi con la qualificazione alla prossima Champions League, potrebbe non bastare. Il 4-0 incassato allo Stadium contro l’Atalanta ha riportato le nuvole sopra la Continassa e pensieri e valutazioni procedono in questa direzione: Motta è davvero l’allenatore giusto per aprire un ciclo lungo?
finale di stagione e riflessioni
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Dieci partite separano la Juventus dalla fine di questo campionato e in queste Madama dovrà raggiungere l’obiettivo dichiarato fin da inizio stagione: la Champions dell’anno prossimo, anche con una squadra giovane e con tutte le difficoltà (e attenuanti) di una prima annata in cui la rosa è stata rivoluzionata dall’estate scorsa. L’Europa che conta, dunque: traguardo ma anche nuovo punto di partenza per una nuova guida tecnica. L’eventuale sostituto di Motta non sarà di certo ‘solo’ un traghettatore, ma qualcuno cui affidare la Signora il più a lungo possibile. Non a caso i nomi per il post-Thiago al momento sono quelli di Gasperini, Conte e De Zerbi. Una scelta diversa da quella fatta appena un anno prima ma che comunque possa essere duratura. Le prossime settimane, tra campo e uffici, saranno decisive in ottica futuro. Domenica 25 maggio finirà il campionato, il 14 giugno inizierà il Mondiale per club ed è in questo intervallo di tempo che la Juve, una volta convinta del divorzio, potrà salutare Thiago e accogliere il suo successore, in modo che possa iniziare subito a costruire la Juve 2025/2026, fin dalle scintillanti partite oltreoceano.