L’attaccante in prestito dal Psg dopo il super avvio si è spento
Sembrava un bell’appartamento affittato come un monolocale, ma alla fine sta costando come una villa sulle colline torinesi con piscina, palestra e sauna. Tutto ha un prezzo e finora la Juventus è un po’ come avesse pagato ogni gol di Kolo Muani 720 mila euro. Un conto salato per il direttore tecnico Cristiano Giuntoli. Un po’ perché il francese doveva essere una pezza di lusso al mancato arrivo estivo di un vice Vlahovic visti i problemi fisici di Arek Milik, ancora ai box e fermo a zero minuti stagionali. E un po’ perché nel caso di Kolo Muani i soldi spesi sono a fondo perduto e non un investimento che si può sempre sperare di rivalutare come sta succedendo con Nico Gonzalez grazie all’effetto Tudor. L’attaccante del Psg è arrivato a fine gennaio – un milione di prestito e 2,6 di commissioni al netto dello stipendio da 3 milioni netti – e con o senza Champions potrebbe lasciare la Juventus anche prima del Mondiale per Club. In meno di tre mesi si è passati dal “Kolo record” dei 5 gol in tre presenze al “Carissimo Kolo”, come nemmeno nelle crisi immobiliari.
il digiuno
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Questione di prestazioni e soprattutto reti. Il numero 20 bianconero ha segnato 5 volte in tre partite nei primi 15 giorni di Juventus (gol al Napoli e doppiette a Empoli e Como), ma da due mesi esatti è a secco. Sessanta dei settantacinque giorni trascorsi alla Continassa, l’ex Psg li ha vissuti a digiuno di gol. Non il massimo per una punta, ma non una novità assoluta per Randal, che ha viaggiato con numeri da bomber assoluto soltanto nella magica stagione 2022-23 con l’Eintracht Francoforte: 23 centri in 46 presenze.

l’alternanza delle punte
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Non tutte le ciambelle vengono con il buco, anche nel mercato, e tra l’estate e l’inverno il dt Cristiano Giuntoli non è sempre stato fortunato: da Koopmeiners a Douglas Luiz in giù. Kolo Muani, fortemente voluto da Thiago Motta, rischia di diventare un altro boomerang con l’esonero del tecnico italo-brasiliano. E la maledizione dell’attacco continua. A inizio stagione la Juventus si è trovata a dover impiegare per forza – e sempre – Vlahovic, che costa tanto (10,5 milioni netti di stipendio), non rinnova il contratto (scadenza 2026) e nella migliore delle ipotesi andrà via in saldo in estate. E poi, per accontentare Motta, i bianconeri hanno messo in panchina un giocatore di proprietà (Vlahovic) per far spazio al ricco prestito Kolo Muani. Il risultato sono i pochi gol e l’emergenza del reparto avanzato a cui adesso il “Mister Wolf” Igor Tudor proverà a trovare rimedio. Il tecnico croato ha iniziato l’avventura alla Juventus rimettendo Dusan al centro del villaggio e dell’attacco, ma il serbo contro Genoa e Roma non si è ancora sbloccato. Raddoppiare le punte è un’idea che Tudor cova fin dal primo giorno (“Vlahovic e Kolo Muani possono giocare insieme”, ha detto nella conferenza di presentazione) e ha in testa di lanciare presto.
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