L’allenatore della Juve presenta la supersfida contro i nerazzurri: “È una partita importantissima se non la più importante”
Juve-Inter non è mai una partita banale, figuriamoci poi se in panchina c’è un ex nerazzurro, Thiago Motta, che contro Simone Inzaghi ha collezionato due vittorie e un pari alla guida del Bologna e il 4-4 in rimonta a San Siro con la Signora. “Affronteremo una grande squadra – dice il tecnico -, è una partita importantissima se non la più importante. Quella con l’Inter è una gara sentita, c’è qualcosa in più dentro al campo. Cerchiamo la vittoria, il nostro lavoro è fare le cose giuste. Dobbiamo essere squadra. Siamo la Juventus e vogliamo sempre vincere, ma dobbiamo meritare il successo. I ragazzi quando non vincono non stanno bene. I precedenti? Io vedo un Bologna che ha messo in difficoltà l’Inter, non andiamo noi in campo ma i giocatori. Inzaghi è un grandissimo allenatore, non lo conosco personalmente, lo rispetto molto. Dobbiamo entrare in campo con umiltà per avere più probabilità di vincere la partita”.
favoriti e arbitri
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I bookmakers danno l’Inter favorita, Motta non si sbilancia: “Mi sento bene e tranquillo perché vedo la squadra bene. Sugli arbitri rispetto le opinioni di tutti, anche su Inzaghi. Gli errori ci sono stati, ci sono e ci saranno. Sbaglio io per primo e chi sono per giudicare gli altri? Quando si iniziano polemiche siamo tutti responsabili. Domani ci saranno tre squadre in campo, noi, l’Inter e gli arbitri speriamo di sbagliare tutti il meno possibile. Noi possiamo aiutare l’arbitro non facendo le simulazioni e i falli violenti. Tutti siamo responsabili dello spettacolo che ci sarà in campo”.
mese d’oro e cena
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Febbraio è il mese d’oro di Thiago Motta, che finora ha vinto 3 partite su 3 tra campionato e Champions e la scorsa stagione svoltò col Bologna (5 su 5). In settimana il tecnico ha portato tutti a cena fuori: “La squadra sta bene, vincere fa sempre bene, porta energie ed entusiasmo in più, va messo nel prossimo allenamento. Spero di mantenere questa continuità. Abbiamo vinto tre partite in modo diverso. L’obiettivo è portare il match dalla nostra parte. La cena l’abbiamo fatta perché stiamo tanto tempo insieme, ogni tanto serve stare in un luogo diverso parlando anche di altre cose. Abbiamo un bel gruppo di persone che vogliono stare bene e migliorare sempre”.
le scelte
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Oltre ai lungodegenti Bremer, Cabal e Milik non ci saranno Kalulu e Douglas Luiz. Recuperati Cambiaso (problema alla caviglia) e Kelly (gastroenterite) ma più facile che partano in panchina. In attacco la certezza ormai è Kolo Muani, tre partite di fila in A e 5 gol realizzati e Vlahovic pare destinato nuovamente alla panchina. A centrocampo Koop si candida per riprendersi il posto da titolare. Motta non fa calcoli anche se mercoledì ci sarà la sfida di ritorno col Psv: “Avremo tempo di preparare le altre partite. Noi pensiamo solo alla prossima, non a quella di mercoledì. La squadra che scenderà in campo sarà quella che io ritengo migliore per affrontare l’Inter. Koop di sicuro non sarà stato contento di non giocare, vediamo domani se inizierà. Farà il suo lavoro come sempre. Quando gioca dà tutto, quando non gioca cerca di meritarlo in allenamento”.
il lancio lungo
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In difesa la presenza di Veiga accanto a Gatti è scontata: “Renato ha il lancio e permette a Locatelli di non abbassarsi iniziando lui il gioco, è bravo sia nell’esecuzione del passaggio corto sia tra le linee. Federico sta migliorando tantissimo, anche Kelly lo ha fatto. Veiga ha questa qualità dobbiamo sfruttarla. L’Inter nella transizione è molto brava e anche nelle palle da fermo. Lavoriamo sempre sui piazzati, che è un aspetto molto importante nel gioco. Siamo attenti tutte le settimane in funzione degli avversari. Dobbiamo essere più bravi di loro nell’atteggiamento”.
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