Juve, i leader dove sono? Lo spogliatoio di Motta sotto la lente

allgossip9@gmail.com
2 Min Read

A 6 mesi dall’inizio stagione la Signora è ancora alla ricerca di quegli elementi della rosa che possano fare la differenza

Il tema della leadership ritorna periodicamente nei discorsi in bianco e nero di una stagione come quella della Juventus. Dallo spogliatoio in cerca di guide a una mentalità dichiarata a parole ma da dover dimostrare anche con i fatti. “Mancano dei leader che diano mentalità vincente?”, la domanda che ha riaperto la questione dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, “la delusione più grande di tutte” secondo Mattia Perin, un giocatore della rosa attuale che ha una delle storie più lunghe con la Signora. E anche uno che lo spogliatoio lo difende sempre: “In questo spogliatoio non ci sono figli di p…. e si può costruire. Spero che questa sconfitta ci faccia talmente male che possa farci crescere il prima possibile”. Parola di numero uno.

domande

—  

Una pioggia di fischi si è abbattuta (di nuovo) sulle grandi delusioni del mercato: Koopmeiners e Nico Gonzalez. Criticati al momento del cambio, prima del tracollo finale, la pazienza dei tifosi nei loro confronti sembra essere definitivamente finita. Due fantasmi in bianco e nero, brutte copie di quello che avevano mostrato altrove e leader solo annunciati nonostante il primo abbia vinto una competizione europea e il secondo sia un titolare della nazionale argentina. E il ‘blocco italiano’? Non è sempre incisivo come storicamente è stato. E quindi chi può far crescere i giovani dopo che l’altro mercato (quello in uscita) ha tolto dalla Continassa quei veterani che hanno rappresentato per anni lo stile Juve? Le domande della ricostruzione – o rivoluzione – cercano risposte e la squadra dei leader che in campo, quando le cose non vanno, riescano a cambiare le sorti di una partita. Ma anche di una stagione. 

Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *