Juve, i giovani che Tudor porta in ritiro

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Alcuni hanno già rinforzato i ranghi per il Mondiale per club: da Garofani in porta al bomber Mancini, i giovani bianconeri vicini alla prima squadra

Guendalina Galdi

Giornalista

La meglio Juventus, un film atteso ogni inizio stagione. Chi saranno i prossimi giovani bianconeri che vedremo in prima squadra? L’estate, nello specifico il raduno che si avvicina e poi il ritiro in Germania di inizio agosto, in passato qualche indicazione – stile trailer – l’ha sempre data. 

CHI SCALPITA

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Il Mondiale per club, per quanto competizione della passata stagione e torneo in cui i club sono stati obbligati a giocare con i migliori elementi a disposizione, non è comunque stato avaro di indizi. E da lì partiamo. La lente è tutta sui nomi degli Under 23 che erano stati inseriti tra i pre-convocati, oltre che sugli unici due Next Gen che hanno fatto parte della spedizione statunitense, ovvero i portieri Giovanni Daffara e Giovanni Garofani (che nel frattempo si è anche dato alla musica). Comprendendo dunque anche i due giovani portieri – convocati entrambi a causa dell’assenza per infortunio di Perin – nella prima lista Mondiale di Tudor comparivano in tutto 9 Under. Gli altri: il difensore Gil Puche, i centrocampisti Turco, Owusu e Cudrig, gli attaccanti Pietrelli, Anghelè e Mancini. Tutti già aggregati alla preparazione pre Mondiale della prima squadra e compagni di allenamento di Bremer nella fase che ha anticipato la partenza per gli Usa e in cui il brasiliano ha ripreso confidenza col pallone. 

TRA IL RADUNO E IL RITIRO

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Tutti loro sono lì, scalpitano e puntano al 24 luglio (la Next Gen invece torna ad allenarsi mercoledì 16), non vedono l’ora di respirare di nuovo quell’aria da big della prima squadra, per rubare con gli occhi qualche segreto ai grandi, per misurarsi con loro durante le partitelle, per farsi spugne e vivere la Continassa come desiderano. Sognando l’esordio con la Signora, sperando che la prossima sia la stagione della grande occasione. Gli esempi non mancano nella rosa attuale: Yildiz su tutti, poi Mbangula e Rouhi (al di là del mercato che può portarli altrove), Savona anche, ma la lesione alla caviglia costringerà il difensore a lavorare a parte e probabilmente resterà a Torino per recuperare mentre il resto della squadra completerà la preparazione a Herzogenaurach. Proprio per loro (Mbangula, Rouhi e Savona) l’anno scorso è stato quello del salto in prima squadra dopo un’estate in cui Motta aveva avuto modo di apprezzarli anche in ritiro.

Dodici mesi fa, Thiago portò in Germania 9 giovani (Daffara, Barbieri, Muharemovic, Comenencia, Sekulov e Hasa più i tre sopra citati) ma allora la Juve era in qualche modo decimata da valutazioni di mercato che avevano portato il club a mettere fuori rosa alcuni elementi (Szczesny, McKennie, Rugani, Arthur, Milik, Kostic, Huijsen), da supplementi di vacanze (Danilo, Bremer e Douglas post Copa America) e poi Chiesa in permesso matrimoniale. Quest’anno molte situazioni sono ancora in divenire ma sicuramente ancora una volta il calciomercato – e le eventuali uscite da qui a fine mese – cambieranno la fisionomia della rosa e regoleranno lo spazio a disposizione, tenendo conto di un numero di convocati che sarà sui 24/26. Ma una cosa è certa: i baby sono lì, e non aspettano altro che la possibilità di giocarsi le proprie chance.



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