In caso di divorzio dall’attuale tecnico già in estate, anche Tudor e De Zerbi non sono piste da scartare
L’ennesimo scivolone di una stagione dalle tante perdite di equilibrio ha infiammato l’esigente tifo della Juventus, che dai bianconeri si aspetta di più. Se all’interno del club il clima è certamente meno disfattista di chi popola l’Allianz Stadium e i social network, allo stesso tempo nel cuore della Signora c’è estrema attenzione per il presente e il futuro della conduzione tecnica della squadra. Il presente è passato in qualche ora dalla “vergogna” provata da Thiago Motta mercoledì sera contro l’Empoli alle parole del direttore tecnico Cristiano Giuntoli del giorno successivo, mentre per il futuro a traballare rischia di essere proprio l’allenatore italo-brasiliano. L’addio con la Juventus sarebbe di fatto automatico se l’ex Bologna fallisse anche il quarto posto che vale il pass per la prossima Champions League, ma l’Europa che conta potrebbe comunque non bastare: a tre mesi dalla fine della stagione, nulla può essere dato per scontato. Per questo motivo è logico che a Torino si stiano già attivando le sinapsi sull’eventuale successore.
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Una cosa è certa, la Juventus punterà in alto. Lo ha fatto nelle intenzioni con il progetto Motta, continuerebbe a farlo nel caso in cui ai piani alti ci si accorgesse che già dopo un anno è meglio tornare sui propri passi. È per questo che in prima fila davanti a tutti ci sono due assi del calcio europeo, con già dei trofei in bacheca e che negli anni si sono affermati più volte. Entrambi ex calciatori juventini, Gian Piero Gasperini e Antonio Conte sono in modo differente dei profili che ben si sposerebbero con le richieste del club e con le ambizioni del tifo, in uno scenario che al momento a Torino non è luminoso quanto auspicato. La Signora vuole tornare a vincere presto e sia Gasp che Conte hanno dimostrato di sapere come si fa. Dopo le scintille post eliminazione ai playoff di Champions League contro il Bruges, l’attuale allenatore dell’Atalanta ha ufficializzato che non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2026 e ha anche lasciato intendere che una separazione a fine stagione è tutt’altro che improbabile. Piemontese di Grugliasco, è cresciuto proprio nella Juventus giocando solamente in Coppa Italia, poi in bianconero ha cominciato la carriera in panchina con le giovanili ma dopo il 2003 non è più riuscito a tornare “a casa”: non gli dispiacerebbe assolutamente e non è la prima volta che le due parti si strizzano l’occhio. Può essere quella buona.
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Con il Napoli Conte sta invece contendendo lo scudetto all’Inter e anche lui ha sempre flirtato con l’idea di tornare dove ha vinto tre campionati da allenatore (2011-2014) e dove prima era stato un vincente capitano a cavallo degli Anni Duemila. I tifosi lo adorano, ma a oggi la strada che porta ad Antonio è più complessa per via del contratto in essere con il Napoli. Tutto può succedere, certo, e in casa bianconera si può stare certi che la sua situazione sarà monitorata con estrema attenzione.
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Se l’altro ex juventino Igor Tudor resta l’outsider in lista, Roberto De Zerbi è l’idea che stuzzica la Juventus. L’attuale allenatore del Marsiglia non è mai stato contattato dalla Signora, ma in Francia è il migliore tra i club “umani” dietro all’extraterrestre Paris Saint-Germain. De Zerbi sta così confermando i lampi della prima stagione a Brighton, quando conquistò una qualificazione europea storica per il club inglese. Insomma, il curriculum si sta gonfiando e le sue capacità sono indiscutibili, tali da trovare estimatori di casa a Torino. Stay tuned.
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