La raffica di critiche investe società, allenatore e squadra. C’è chi parla di “umiliazione”, chi invoca Allegri…
Se insieme alla figuraccia di cui persino Motta si vergogna è arrivata la sconfitta con l’Empoli, dopo l’eliminazione dalla coppa Italia – unico trofeo potenzialmente ancora nei radar juventini da qui al termine della stagione – è arrivata puntuale la violenta raffica di critiche via social che non hanno risparmiato nessun elemento del pianeta Juve. Ironia, ma anche tanta rabbia nella penna dei supporter bianconeri, con quel #thiagomottaout che richiama alla memoria il tambureggiante #allegriout che fu.
I sondaggi online di Gazzetta.it non hanno un valore statistico,
si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno lo scopo di permettere
ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. Le percentuali non tengono conto
dei valori decimali. In alcuni casi, quindi, la somma può risultare superiore a 100.
A far da contraltare alle critiche rivolte all’allenatore che dallo scorso luglio siede sulla panchina della Juve, il coro nostalgico del predecessore, quell’Allegri esonerato cui ora invitano tutti a chiedere scusa.
Ma non c’è solo l’allenatore nel mirino di un tifo esasperato da una stagione deludente: anche Giuntoli e la società sono chiamati in causa, più che per il loro operato per la loro rumorosa assenza.
I tifosi parlano di “umiliazione”, uno scotto dunque che va oltre la delusione per un bilancio fallimentare. E quando guardare avanti fa più paura che guardare indietro, ecco riemergere anche una recente frase dell’ex capitano Danilo, allontanato in fretta e furia un mese fa, che suona ora come una triste profezia…
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