Juve, Echeverri e i 4 gol con il River ai bianconeri a 11 anni

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Otto anni fa il nuovo talento dei Citizens giocò con il River Plate un torneo Under 11 in Italia e realizzò un poker ai bianconeri. Giovedì li risfida al Mondiale per club

Fabio Russo

Giornalista

Caorle, provincia di Venezia, stadio “Giovanni Chiggiato”, giugno 2017: si gioca il “Venice Champions Trophy”, torneo dedicato alle formazioni Under 11 di alcune tra le migliori squadre del mondo. In campo, nelle sfide 7 contro 7 in due tempi da 20′ che si disputano a quell’età, ci sono Ajax, Atletico Madrid, Benfica, Chelsea, Corinthians, Juventus, Krasnodar, Lugano, Manchester United, Psg, River Plate e Roma. A vincere saranno i Colchoneros, ma a brillare, a suon di dribbling e tiri a giro, sarà un ragazzino con la maglia numero 8 della formazione argentina. Capace di segnare 9 gol in 6 gare, di cui 4 in un colpo solo alla Juve. Quel ragazzino si chiama Claudio Jeremias Echeverri e nel frattempo, nonostante abbia appena 19 anni, di strada ne ha fatta parecchia: tanto che i bianconeri se lo ritroveranno di nuovo contro giovedì sera al Mondiale per club con la maglia del Manchester City.

echeverri e i 4 gol alla juve

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Saliamo a bordo della macchina del tempo e torniamo a quell’estate del 2017: sono le 11 del 23 giugno quando i classe 2006 di bianconeri (tra cui c’è anche Filippo Grosso, figlio dell’ex Campione del Mondo Fabio) e Millionarios scendono in campo a Caorle. E questo ragazzino visibilmente più piccolo di tutti gli altri ci mette poco per dare spettacolo: in dieci minuti segna una tripletta. Prima facendo fuori Jannon con un controllo delizioso al limite dell’area e battendo il portiere juventino Gori con un destro preciso all’angolino, poi con un tiro “alla Del Piero” da sinistra, quindi portando a spasso Croce per il campo e concludendo con un diagonale imparabile. E a inizio ripresa, ecco la perla finale: pallonetto morbido a superare il numero 12 della Juve. Sempre esultando con lo sguardo furbo e un sorriso sornione che, complice l’assonanza nel cognome con “El Diablo” Marco Etcheverry, gli sono valsi il soprannome di “Diablito”. Echeverri non vincerà né il premio di Mvp del torneo (sarà l’afgano del Lugano Mirad Amiradze, che attualmente gioca nella seconda squadra del club svizzero), né il titolo di capocannoniere (andrà a Ivan Morcillo Fernandez dell’Atletico Madrid, di cui oggi si sono perse le tracce), ma di sicuro è quello che, 8 anni dopo, è diventato più “calciatore” di tutti. Tanto per fare un esempio, dei 12 giocatori della Juve che presero parte al “Venice Champions Trophy”, solo 3 (Giorgi, Boufandar e Ventre) sono rimasti nell’orbita bianconera.

il gol di echeverri all’al ain

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Claudio Echeverri, invece, nonostante con il suo metro e 71 di altezza per 62 kg rimanga uno dei più piccoli in campo anche tra i “grandi”, con le sue doti tecniche non lascia scampo agli avversari. Ultimo a farne le spese il portiere dell’Al Ain, Khalid Eisa, rimasto immobile ad osservare la sua punizione dal limite infilarsi sotto la traversa. Al debutto da titolare col City, che ha pagato i 25 milioni della clausola rescissoria per strapparlo al River. La Juve è avvisata: da Caorle a Orlando, il “piccolo diavolo” non ha perso la voglia di far gol.



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