Juve, Douglas Luiz come Arthur? Similitudini e pericoli

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Il brasiliano ha un costo residuo a bilancio molto alto, è reduce da una stagione ai margini e cederlo sarà complicatissimo. Cosa può succedere

Fabio Russo

Giornalista

Quaranta milioni di problemi. Lo strappo operato da Douglas Luiz, che ha disertato il raduno di giovedì scorso e dovrebbe presentarsi solo oggi, rischia di mettere spalle al muro la Juventus, con una serie di difficoltà che potrebbero ripercuotersi sugli anni a venire. La questione sta tutta nel residuo a bilancio del suo costo d’acquisto. E, sebbene sia ancora presto per fare previsioni, lo scenario da incubo per tifosi e dirigenti juventini, è che il brasiliano ripercorra le orme del connazionale Arthur, che pesa tutt’ora come un macigno sui conti. 

douglas luiz, i motivi dello strappo

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Non presentandosi al raduno, l’ex centrocampista dell’Aston Villa, pur già consapevole che avrebbe lasciato Torino in estate, ha completamente rotto con la Juve. Il suo gesto non è stato un tentativo di forzare la mano in ottica mercato, ma quasi una “ripicca” nei confronti di un ambiente che, a suo giudizio, non lo ha messo nelle condizioni di potersi giocare le sue chance. Un po’ una dimostrazione pratica dello sfogo postato sui social a fine aprile: “Non sono forse in forma io? Ho fatto tutta la preseason e ho giocato ogni partita. Avevo appena avuto una delle migliori stagioni della mia carriera, uno dei migliori centrocampisti della Premier League – aveva sbottato Douglas Luiz su Instagram -. Gli infortuni mi hanno ostacolato, sì. Ma per quanto tempo sono rimasto in panchina mentre ero in salute? Molto. Questi infortuni non erano normali. Non sono mai stato un giocatore che si infortuna, ma ci sono così tante cose che potrebbero aver causato questo che preferirei non commentare”.

juve, premier e fenerbahce su douglas luiz

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Il centrocampista verdeoro, dunque, ora dalle parole è passato ai fatti, anche se è oggi dovrebbe riapparire alla Continassa in compagnia dei suoi agenti. Nei prossimi giorni, secondo quanto dicono in Turchia, sarebbe in arrivo in Italia anche il ds del Fenerbahce, Devin Ozek, per iniziare una trattativa con i bianconeri sulla base di un prestito con diritto di riscatto. Già, perché se prima la Juventus contava di rientrare della cifra per cui Douglas Luiz risulta ancora a bilancio (39 milioni) con un trasferimento oneroso a titolo temporaneo (10) e un obbligo di riscatto (30), adesso sarà più difficile convincere le pretendenti. Sul brasiliano ci sono sempre interessi anche dalla Premier League (soprattutto Everton, West Ham e Nottingham Forest, nelle ultime ore si registrano voci pure sul Manchester United), ma chi si accollerebbe un investimento da 40 milioni (e 5 milioni netti d’ingaggio) per un giocatore che nell’ultima stagione ha giocato appena 6 partite da titolare, 877 minuti complessivi, non ha realizzato né un gol né un assist e ha dimostrato pure di essere di difficile gestione fuori dal campo?

juve-doiglas luiz: come finirà?

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Più facile, quindi, che la Juve, alla fine, debba accontentarsi di liberarsi dell’ingaggio del brasiliano per quest’annata, con un prestito secco o, al massimo, con diritto di riscatto, rimandando il problema alla fine della prossima, nella speranza che il giocatore si rivaluti e convinca il suo nuovo club a puntare definitivamente su di lui. Quello che è accaduto con Arthur, che da tre stagioni gira l’Europa di prestito in prestito, ma poi ogni estate torna a far parte di quella quota di esuberi che blocca il mercato. Da Arthur a Douglas, da un brasiliano all’altro, i problemi per la Juve sono sempre lì: allora erano 72 milioni, ora sono circa la metà. Ma l’incubo resta lo stesso. 



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