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Juve da rifondare, ma con Conte in panchina. Gasperini è un grande, ma deve darsi una calmata

May 14, 2024 | by allcalcio.it

Juve da rifondare, ma con Conte in panchina. Gasperini è


L’Atalanta vista contro la Roma mi ha impressionato, i giocatori fisicamente sono stati terrificanti al punto che raramente ho visto una squadra di livello come la Roma in simile difficoltà. La nota stonata, sorprendente in tal senso, è Gasperini. Ho sempre lodato l’uomo e l’allenatore. Ma ieri non mi è piaciuto. L’arbitro fa un errore, perché il rigore per la Roma non ci stava. Ma uno sbaglio ci può stare, capisco anche che Gasperini intuisca che una partita da 6-0 con quel rigore corra il rischio di pareggiarla. Però ormai le telecamere sono ovunque, è facile leggere il labiale e non si può scadere con frasi del tipo ‘sei un ladro’. Sei l’allenatore della squadra che fa la finale di Europa League, rappresenti la città.

Al giocatore nell’impeto della partita può anche scappare una uscita fuori luogo – che intendiamoci, va comunque stigmatizzata -, ma l’allenatore è seduto e a queste cose deve pensare. Non può dire che dopo un minuto passa tutto. L’arbitro non è uno che ti viene a rubare in casa, ha solo sbagliato. Non è la prima volta che Gasperini perde la testa, quindi una regolata se la deve dare e lo dico come atto di stima e di rispetto nei suoi confronti, anche perché se non me fregasse nulla starei zitto. E questo, pur comprendendo che dal punto di vista calcistico aveva ragione.

Juve, serve una rivoluzione con Conte in panchina

La Juve ha fatto il suo alla grande (qui mi concedo una risata). La gara con la Salernitana è stata la copia perfetto del girone di ritorno. Vero, ci sono state occasioni da gol nitide che sono sotto gli occhi di tutti, ma il fatto di rischiare di perdere contro una squadra retrocessa da tempo è veramente troppo. Non mi riesco a spiegare la metamorfosi di questa squadra: tutto è partito dall’espulsione (da Var) di Milik contro l’Empoli e dalla sconfitta immeritata a Napoli, dove la squadra aveva giocato una bellissima partita. Da lì però è stata una involuzione costante, che Allegri ha raccontato in tutte le sue interviste. Sarebbe presuntuoso dire che io so cosa si doveva fare, anche perché il rimedio alla caduta neanche Allegri lo ha trovato. Aveva però capito i problemi. Quando insisteva nel dire che la Juve era da quarto posto non stava mentendo né tanto meno nascondendo la realtà. La questione è la seguente: è stato un miracolo al girone d’andata o la Juve è questa?. Quando ci sono così tanti punti di differenza tra un girone e l’altro è inspiegabile. Per questo sostengo che, con tutto il rispetto che si deve ai calciatori della Juve, è un ambiente da cambiare totalmente. Con calma e senza isterismi: tenere i giovani di prospettiva (Cambiaso, Yildiz), ma per gli altri sarebbe il caso di cambiare aria. Ad esempio, se fossi in Vlahovic andrei a giocare da un’altra parte senza pensarci un attimo. E sul lato allenatore, prenderei Conte. Anche se cambi tanto, alla Juve hai comunque bisogno di risultati. Ci vuole quindi una garanzia, un po’ ‘fastidiosa’ visto che Conte perché qualche problemino con i dirigenti ce l’ha spesso. Ma con una stagione infinita alle porte he culminerà nel mondiale per club, serve una guida sicura.

Napoli, se arriva Pioli si può puntare al riscatto senza cambiare troppo

Per il Napoli, che ha preso una scoppola dal Bologna, si potrebbe fare lo stesso discorso della Juve. Lì decide sempre il presidente, che in questa stagione ad esempio ha puntato su un ds inesperto di prime squadre. Le sue mosse fanno capire che deciderà sempre tutto lui, e speriamo che stavolta ci azzecchi come fece con Spalletti. Cambiare o puntare sul riscatto? Nel caso andasse Pioli, io punterei sul riscatto. I criteri del suo gioco sono vicini alle qualità di questi giocatori.



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